Almanacco del 7 maggio, anno 983: il sacro romano imperatore Ottone II di Sassonia concede alla cittadina di Lazise il privilegio di imporre propri diritti commerciali per il transito e la pesca. Oltre a ciò la massima autorità imperiale permette alla comunità di fortificare il borgo con mura turrite. Esordisce tra le pagine della storia il primo libero comune d’Italia.
Gli abitanti di Lazise, non certo per eccesso di cautela, chiesero durante i primi dell’anno di grazia 983 di potersi difendere. Per “difesa” i locali intendevano la costruzione di una cinta muraria che avvolgesse il centro abitato. Di fatto la richiesta prevedeva una fortificazione del perimetro già imposto in epoca romana dal castrum. La città soggetta all’influenza di Verona si vide concedere con un apposito diploma il 7 maggio determinati benefici. In primis l’esenzione dal “teloneo” (imposta indiretta sul transito o la circolazione di merci per il consumo). In secondo luogo il “ripatico” (tributo feudale per lo sfruttamento di uno corso fluviale o di un lago).
Perciò Lazise si organizzò, a partire da quell’anno, in veste di vicinia. Il termine di derivazione latina indica un aggregato di persone appartenenti alla medesima comunità volto all’autogestione economica, politica e in alcuni casi militare. La vicinia era composta da 18 membri temporanei in grado di poter disciplinare senza vincoli esterni questioni pratiche della vita comunitaria o materie d’ordine religioso.
Lo status particolare che Lazise rivestì dal 7 maggio 983 per volontà di Ottone II fa sì che la storiografia riconosca la città come primo libero comune d’Italia. Non esistono dispense antecedenti – redatte dalla massima autorità temporale dell’epoca – che prevedano simili prerogative.
Nonostante Lazise facesse formalmente parte della Giudicaria Gardense (distretto amministrativo relativo alle località prossime al lago di Garda), in realtà da essa se ne distaccava nella pratica. L’autonomia del comune fu confermata meno di un secolo dopo dal Re dei Romani (imperatore solo dal 1084) Enrico IV di Franconia. Ciò accadde nel 1077 dopo l’emanazione di un nuovo atto privato.
Oggi una targa commemora quell’evento, già per l’epoca eccezionale; momento topico di un’era pronta a rivelarsi in tutto il suo splendore, quella dei Comuni Italiani. Sulla targa vi è inciso: “Il 7 maggio 983 d.C. l’imperatore Ottone II concesse agli originari di Lazise (18 quibusdam hominibus in terra et castro Lazisii morantibus) il privilegio di imporre diritti di transito e di pesca, il toloneo e il ripatico e di fortificare il borgo con mura turrite”.