Almanacco del 6 settembre, anno 1870: Louisa Swain è la prima donna a votare nelle elezioni generali degli USA. Si tratta di una data e di un evento epocale: da lì in poi un progresso (lento o veloce sta a voi giudicarlo) verso la parità di genere, ancora in atto. Di sicuro quel 6 settembre qualcosa cambiò, la macchina della storia si mise in moto verso nuove idee.
Nata col nome di Louisa Ann Gardner, la sua vicenda non comincia esattamente nel migliore dei modi possibili. Suo padre infatti si perderà in mare e rimarrà da sola insieme alla madre. Tornerà dunque nella città natale di Charleston, in Carolina del Sud. Poco tempo dopo anche la madre morì e le sue cure furono affidate al Charleston Orphan House. Iniziava una nuova fase della sua vita e ancora era in tenerissima età.
Ma la stasi sembrava proprio non appartenere a Louisa e alla sua vita. Dopo poco tempo ricevette l’incarico di domestica insieme ad un’altra ragazza. Ricoprì questa mansione per ben 4 anni, dopo si recò presso un’altra famiglia che espressamente aveva richiesto lei. Rimase in questa ennesima nuova casa fino al 1820, prima di trasferirsi a Baltimora.
Nella nuova città incontrerà Stephen Swain. che diverrà suo marito. Strano, davvero, ma cominciò una nuova vita (l’ennesima). Stephen aveva una fabbrica, che vendette non molto tempo dopo e ricominciò il peregrinare di Louisa: prima a Zanesville, poi in Ohio e poi a Richmond, nell’Indiana. Una donna che non sapeva proprio come rimanere ferma.
Nel 1869 arriverà il trasferimento più importante: gli Swain arriveranno a Laramie, nel Wyoming, per ricongiungersi con Alfred, uno dei loro 4 figli. Il 6 settembre, in quello Stato USA, si votava per le elezioni generali americane. Proprio quella mattina, alla veneranda età (per l’epoca lo era) di 69 anni, Louisa indossò la sua cuffia e il suo grembiule e uscì. Ufficialmente andava in centro con un contenitore di latta per comprare il lievito.
Passeggiando però vide il seggio elettorale e decise di votare lì. Il suo non era però assolutamente un voto qualunque: si trattava della prima donna della storia americana a votare alle elezioni generali. Quella “gentile casalinga dai capelli bianchi“, come la definì il quotidiano Laramie, aveva messo un tassello importante nella storia di genere e nella storia in genere.