Almanacco del 4 ottobre, anno 1910: nasce la Prima Repubblica di Portogallo, conosciuta anche come República Portuguesa. Il periodo repubblicano durò per ben 16 anni, fino al colpo di stato militare che condusse poi al regime di Salazar. L’opzione della presa del potere con la forza fu coadiuvata dal periodo di forte instabilità che si ebbe durante la República.
In questi 16 anni infatti il Portogallo ebbe ben otto Presidenti della Repubblica (in media uno ogni due anni), un Governo provvisorio, trentotto Primi ministri e una Junta Costituzionale. Il periodo fu a dir poco convulso, sintomo del fatto che la situazione sociale, economica e culturale del paese forse non era pronta per quel nuovo approccio politico.
Al momento dell’approvazione della nuova Costituzione, nel 1911, vi erano fratture ideologiche non indifferenti. Ad esempio, gran parte della popolazione rurale propendeva ancora per un assetto monarchico. Anche i sindacati e parte del clero dissentivano con le nuove istanze politiche ancora in erba. Come sopra accennato, la situazione di partenza non era delle migliori, lo si vedrà nel giro di un decennio.
La popolazione urbana invece era contraria all’idea di un possibile ritorno monarchico, grazie anche al sistema clientelare creato dal partito repubblicano (fortemente anticlericale, e per questo osteggiato anche dalla chiesa n.d.r.). Questa forte contrapposizione tra città e campagna e idee diverse portò ad un violentissimo scontro tra le due fazioni.
Questo periodo storico, nell’appena nata República nuova, si ricorda come “vecchia” Repubblica, e culmina in uno scontro armato. Le violenze ebbero luogo a Chaves, nel nord del Portogallo, e culminarono nel respingimento dell’attacco monarchico dell’anno 1912. La nuova Repubblica era salva, ma ancora molto molto precaria. Testimone di ciò sarà il colpo di stato di Sidono Pais, un militare che finirà a sua volta assassinato.
Gli anni ’20 si aprivano con una confusione se possibile ancora maggiore di quelli precedenti. La República Portuguesa finiva con un altro colpo di stato, questa volta più massiccio e serio del precedente. La popolazione, stanca e disillusa, non insorse in difesa della costituzione repubblicana e consentì la creazione delle premesse necessarie al fondamento dell’Estado Novo di Salazar, ma questa è una storia a parte.