Almanacco del 31 marzo, anno 1917: gli USA acquistano le Isole Vergini dalla Danimarca per la cifra di 25 milioni di dollari. Per quanto possa sembrare strano in un mondo pensato sulla base di conquiste e sanguinose guerre, molti cambiamenti di confini avvennero dietro lauti pagamenti. Ancora una volta la protagonista è l’America, esattamente 50 anni dopo l’acquisto dell’Alaska dalla Russia.
Cominciamo contestualizzando geograficamente. Le Isole Vergini Americane (o Statunitensi) sono un arcipelago di ben 53 isole vulcaniche che fanno parte delle Piccole Antille. Si trovano nel cuore del Mar dei Caraibi, un mare di tipo mediterraneo e tropicale che fa parte dell’Oceano Atlantico.
Le isole principali sono solamente tre: Saint John, Saint Croix e Saint Thomas. Queste accolgono la maggior parte dei residenti dei territori non autonomi delle Isole Vergini (questa è la loro denominazione in sede ONU). Alle isole è garantita autonomia amministrativa ed eleggono 15 rappresentanti che formano un senato locale. Dal 1932 inoltre gli abitanti delle Isole hanno anche la cittadinanza americana.
Ma ora facciamo un po’ di storia. All’origine l’arcipelago era abitato da comunità amerindie. La loro storia diventa maggiormente nota dopo il 1493 e grazie a Cristoforo Colombo. Durante quello che fu il suo secondo viaggio, le raggiunse e gli diede l’odierno nome in onore di Sant’Orsola e delle sue seguaci, che, per l’appunto, erano delle vergini.
Nel 1672 entra in gioco nella vicenda la Danimarca. La Compagnia danese delle Indie Occidentali (Dansk Vestindien Kompagni) raggiunse l’Isola di Saint Thomas e occupò negli anni a venire le altre, acquistano Saint Croix dalla Francia. Solo dopo qualche decennio le isole divennero una vera e propria colonia danese e presero il nome di Jomfruøerne.
Nel contesto della Prima Guerra Mondiale, in quelle acque si svolgevano violenti bombardamenti di sottomarini tedeschi e alleati. Per i danesi le colonie divennero un inutile fardello. Il governo USA propose così la soluzione più logica e che meglio si confaceva alle esigenze di entrambi: la vendita delle Isole. Il prezzo fu fissato a 25 milioni di dollari ed il resto è storia contemporanea.