Almanacco del 30 novembre, anno 1936: un incendio distrugge il Crystal Palace di Londra dopo 85 anni dalla sua costruzione. “Quest’avvenimento segna la fine di un’epoca”, dichiarerà il futuro Primo Ministro della Gran Bretagna Winston Churchill. Una vera e propria tragedia nazionale che fece da spartiacque nella storia britannica. Ma prima di tutto: cosa era il Crystal Palace?
Letteralmente “Palazzo di Cristallo”, si trattava di una splendida costruzione in vetro, in pieno stile vittoriano, costruita durante l’Esposizione Universale del 1851, proprio per ospitare l’evento. Il luogo scelto per erigere quella che all’epoca era la più grande struttura in vetro del mondo, fu Hyde Park. La popolazione vi si affezionò talmente tanto che, anziché smontarlo, l’anno dopo fu trasferito nella zona residenziale di Sydenham Hill.
Da lì in poi la sua funzione cambiava costantemente, ma restava un edifico cardine per Londra e per l’Inghilterra tutta. Ospiterà mostre ed eventi, oltre ad attrarre numerosi turisti per la sua bellezza. L’edificio voluto dal Principe Alberto di Sassonia per la prima Esposizione Universale del mondo ritrovava vita in nuove funzioni anno per anno.
Arriviamo al primo pericolo concreto per il Crystal Palace e quindi giungiamo al 1866. Appena 5 anni dopo la sua costruzione, un primo incendio minacciò di distruggere l’edificio vitreo, sopravvissuto con non poca fortuna. Non si trattava infatti di strutture particolarmente resistenti a tali eventi. Ma per la prima volta le cose andarono per il meglio e le fiamme furono domate.
Il 30 novembre del 1936 gli eventi presero la piega opposta rispetto a qualche decennio prima. Fu ancora una volta un piccolo incendio, scoppiato in un ufficio all’interno del palazzo, a far precipitare le cose. Questa volta la grande quantità di oggetti infiammabili presente al suo interno costò caro al Crystal Palace, che scomparve una volta per tutte.
Finiva un’epoca e crollava un pezzo di storia. L’edifico principale costruito per la prima Esposizione Universale della storia dell’uomo era morto, a causa dell’uomo stesso e di un suo errore. Le due torricelle laterali, sopravvissute in quell’occasione, videro la loro fine durante il Secondo Conflitto Mondiale, lasciandoci oggi privi del ricordo concreto di questo pezzo di storia.