Almanacco del 3 luglio, anno 1863: presso Gettysburg, in Pennsylvania, si conclude la battaglia fra l’Unione e gli stati secessionisti del sud riuniti nella Confederazione. Si tratta di uno scontro importante della guerra civile americana, tale da deciderne le sorti in maniera decisiva. Ma procediamo con ordine.
Alle origini della secessione del sud vi erano motivazioni economiche e politiche. Gli stati meridionali, infatti, avevano un’economia prettamente agricola basata sull’impiego di manodopera schiavile. I costi di produzione notevolmente contenuti consentivano alla produzione agricola del sud di essere fortemente competitiva sui mercati. Ne deriva perciò una propensione per una politica economica liberista.
Gli stati del nord, invece, avevano intrapreso un rapido processo di industrializzazione, che però era ancora troppo debole per competere con le più collaudate industrie dell’Europa Occidentale. Perciò chiedevano a gran voce protezionismo e dazi doganali. Inoltre, le elezioni federali del 1860 videro vincitore Abraham Lincoln, che promosse l’abolizione della schiavitù. Qualcosa di inaccettabile per gli stati del sud, che infatti decisero di scindersi e di costituire i Confederate States of America.
Che si fosse prossimi ad uno scontro militare era chiaro a tutti. La tensione era molto alta e bastava una piccola scintilla per scoppiare l’incendio. E infatti poco tempo dopo, nell’aprile 1861, l’attacco confederato a Fort Sumter determinerà lo scoppio del conflitto. I Confederati, al comando del generale Robert Edward Lee, invasero la Pennsylvania con l’obiettivo di tagliare le vie di rifornimento nemiche per alleggerire la pressione unionista sul fronte occidentale, in Mississippi.
Le due armate si incontrarono presso Gettysburg il 1° luglio. Il primo giorno di battaglia vide una parziale vittoria confederata, costringendo il nemico a ripiegare ma senza infliggere un colpo decisivo. Nemmeno il secondo giorno i sudisti riuscirono a conquistare le posizioni più importanti. Il 3 luglio, quindi, il generale Lee decise di attaccare con le truppe più fresche il centro dello schieramento nordista dopo un violento attacco di artiglieria. Tuttavia, il cannoneggiamento non si rivelò in grado di indebolire le linee unioniste, che resistettero alla cariche confederate. L’azione si rivelò un disastro, con perdite altissime fra le truppe di Lee, che fu costretto a ripiegare verso sud. L’Unione aveva vinto.
La sconfitta subita a Gettysburg fu così grave da vanificare i progetti di Lee di spezzare in due l’esercito nemico. Non solo, costituì un punto di svolta decisivo nel conflitto. Da quel momento, la vittoria finale dell’Unione si fece sempre più concreta, fino alla definitiva resa della Confederazione nel 1865.