Almanacco del 27 ottobre, anno 1275: secondo tradizione, ha luogo la fondazione della città di Amsterdam. Tuttavia le origini dell’insediamento nei pressi della diga sul fiume Amstel sono radicate in un tempo ancor più remoto. Quella che segue è la storia, in breve, degli albori dell’odierna capitale dei Paesi Bassi.
La tradizione lega la data del 27 ottobre 1275 alla fondazione della città olandese non per una scelta figlia del caso. Infatti è di quell’esatto giorno un documento molto importante per la storia di Amsterdam. La disposizione, firmata dal conte Floris V (in italiano Florenzo V, conte di Olanda e Zelanda), concedeva alle persone residenti vicino la diga sul fiume Amstel la libertà di navigare nelle acque della provincia d’Olanda, senza pagare pedaggi d’alcun tipo.
Un’esenzione fiscale non di poco conto per gli abitanti di Amstelle (nome dell’insediamento fino ai primi del XIV secolo; traducibile in “zona acquitrinosa”). Ed è subito intuibile il perché. Le terre che circondavano il fiume Amstel (Amstel-lands) rispondevano formalmente al vescovo di Utrecht, ma erano governate per sua delega dai signori di Amstelle. Questi storicamente erano avversi al controllo episcopale, ritenuto fiscalmente oppressivo e scadente dal punto di vista amministrativo. Di fronte alle pressioni dei riottosi, i quali richiedevano l’affrancamento di Amstelle dalla contea d’Olanda, il vescovo di Utrecht affidò al conte Floris V la risoluzione della bega.
Il conte d’Olanda preferì la diplomazia al pungo duro, optò dunque per delle pacifiche concessioni al posto delle maniere forti. Nell’immediato funzionò, con la disposizione del 27 ottobre 1275 che andava ad alleggerire il carico tributario dei residenti. Purtroppo la toppa posta da Floris durò poco, perché una nuova sollevazione nel 1296 comportò l’assassinio del conte e il ritorno delle Amstel-lands sotto la diretta autorità del vescovo di Utrecht.
Sebbene a cavallo tra Due e Trecento si tornò in un apparente status quo ante, la strada per l’emancipazione informale di Amstelle era stata già intrapresa. Utrecht concesse lo statuto di città fra il 1300 e il 1306 (anno non ben definibile con i documenti a nostra disposizione). Negli anni ’20 la situazione conobbe un’ulteriore evoluzione. Il governo della regione tornò nelle mani dei conti d’Olanda, i quali dal 1327 denominarono ufficialmente la città Aemsterdam, da cui Amsterdam.
Di lì in poi il centro urbano sorto sulla diga dell’Amstel conobbe una folgorante ascesa. Tra XIV e XV secolo divenne prima il centro economicamente più vivace dell’area, poi il granaio rifornitore delle città limitrofe, infine il polo commerciale più importante della regione. Il resto è storia nota, eppure tutto partì da un’esenzione fiscale del 27 ottobre 1275.