Accadde oggi: 26 novembre

Almanacco del 26 novembre, anno 1922: Howard Carter e Lord Carnarvon entrano per la prima volta nella tomba del faraone Tutankhamon. Si tratta del primo ingresso al suo interno da parte di un uomo dopo oltre 3.000 anni. Sarà la scoperta archeologica più importante di tutto il XX secolo e una fra le maggiori della storia umana.

La carriera di Howard Carter e l’Egitto erano già profondamente vincolate. Nel 1899, quando l’archeologo aveva solamente 25 anni, divenne ispettore capo del sud dell’Egitto. Qui partecipò a differenti ed importanti scavi, tra i quali quelli alle tombe di Seti e Nefertari I, oltre che scavi nei siti di Abu Simbel e Aswan. Ma il suo sogno era un altro, il suo sogno era nella Valle dei Re.

Qui incontrava un grande problema, ovvero la concorrenza. Tale concessione era già in mano a Theodore Davis, avvocato ed egittologo americano. Abbiamo allora un protagonista, un antagonista e un oggetto del desiderio (la Valle dei Re). Manca dunque l’aiutante del protagonista, ed eccolo che arriva. Si tratta del già citato Conte Lord Carnarvon, nobile inglese, collezionista d’arte ed egittologo.

Le conoscenze e l’importanza non mancavano al nostro aiutante e dunque riuscì ad ottenere, per sé e per Carter un’altra concessione. Decisero di suddividere l’intera valle in diversi lotti e zone, e di esplorarle tutte. Gli scavi iniziarono nel 1917 ma, dopo 5 anni, ancora niente. Nel 1922 il Lord voleva tagliare i finanziamenti e chiudere l’operazione, ma Carter lo convinse ed ottenne una seconda possibilità, l’ultima.

Mancava l’ultimo settore da scavare, l’ultimo quadratino. Qui, come nelle migliori fiabe, vi era il preludio al lieto fine: la Tomba di Ramesse VI, faraone della XX dinastia. Ma non finiva li, c’era un’altra cosa, un piccolo gradino che per Carter era il primo delle scale del paradiso. Scavando meglio, quel gradino si trasformò in una scala e dopo la scala una porta, con i sigilli, intatta da oltre 3.000 anni. Inutile sprecare parole sulla gioia di quell’evento, era quello che stavano cercando da 5 anni, o meglio, da una vita.

Howard contattò il suo amico Lord Carnarvon, al momento non presente, e giunse al più preso possibile. Il 26 novembre si trovarono allora ad aprire, per la prima volta nella storia, quei sigilli, liberando forse una maledizione secondo molti. L’unica cosa ad uscire però con certezza furono anni ed anni di storia, di cui siamo eternamente grati, e la più grande scoperta archeologica dell’ultimo secolo.