Almanacco del 26 aprile, anno 1518: nel corso del capitolo generale convocato dall’ordine degli Agostiniani, si tenne la famosa “Disputa di Heidelberg”. Durante la stessa Martin Lutero ebbe per la prima volta la possibilità di argomentare le sue tesi riformatrici. Il dibattito teologico che ne venne fuori fu essenziale per la diffusione delle idee che di lì a poco rappresenteranno il cuore pulsante della Riforma protestante.

La disputatio (dibattito volto all’elaborazione di una teoria o di una legge in campo teologico o scientifico) ebbe luogo nell’Università di Heidelberg, nel Baden-Württemberg, Germania sud-occidentale. Da non ignorare la data dell’evento. Quando l’ordine degli Agostiniani convocò il capitolo generale, il 26 aprile 1518, erano passati già svariati mesi dalla pubblicazione delle celeberrime 95 tesi (redatte invero un anno prima). La Curia Romana aveva dunque intenzione di ostacolare Lutero e le sue pericolose affermazioni teologiche.

Perciò la Disputa di Heidelberg venne programmata appositamente da Roma (attraverso l’azione diretta degli Agostiniani) così da dare modo a Lutero di “rivedere” ufficialmente e pubblicamente le sue posizioni sulle indulgenze. Il frate tuttavia sfruttò la visibilità per argomentare, difendere e aggiornare ciò che aveva precedentemente affermato.

Martin Lutero accettò l’invito ed espose le sue opinioni attraverso 40 tesi: 28 di carattere teologico, 12 di carattere filosofico. In quelle di carattere teologico, Lutero affrontò tematiche come la grazia, la fede e la libertà umana. Nulla che riguardasse lo scandalo delle indulgenze.
Lutero presentò una visione radicalmente alternativa della dottrina della salvezza, che già anticipava i capisaldi della Riforma. Parlò dell’originale depravazione dell’uomo e della sua completa dipendenza dalla grazia di Dio. Si addentrò nel concetto della giustificazione per sola fede (sola fide: l’uomo non è giustificato per le sue opere, ma solo attraverso la fede nella grazia di Dio) e condannò – nella parte filosofica della disputatio – le fondamenta del pensiero aristotelico applicato alla religione cristiana.

I docenti universitari che ascoltarono Lutero non si accodarono al nascente movimento della Riforma. Al contrario le 40 tesi fecero breccia tra il pubblico, garantendo al monaco agostiniano una certa fama in qualità di carismatico intellettuale. Per le Disputa di Heidelberg la Santa Sede non censurò e non condannò direttamente Martin Lutero. Tuttavia i circoli universitari tedeschi iniziarono a ragionare sulle opinioni del frate agostiniano. La stagione della Riforma stava per vivere dei risvolti clamorosi.