Almanacco del 25 settembre, anno 1983: 38 detenuti appartenenti all’IRA evadono in massa dal carcere di Maze. Sarà la più grande evasione di massa registrata dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, e la più numerosa mai registrata nel sistema penitenziario Inglese. Vediamo insieme questa storia avvincente cercando di capirne, come al solito, il contesto storico.
L’Irish Republican Army (abbreviato in IRA) è un’organizzazione militare irlandese, nata nel 1919 dagli Irish Volunteers come Esercito Repubblicano che lottava per l’indipendenza dal Regno Unito. Nel 1921, parte di questo gruppo firmò il Trattato anglo-irlandese e divenne esercito nazionale. Molti furono i contrari e nel tempo formarono diverse sezioni di combattenti che ripercorrevano, nel nome e nelle intenzioni, la vecchia IRA. L’opinione pubblica non riconoscerà però mai in maniera unanime uno di questi gruppi come legittimi eredi di ciò che l’IRA fu.
Torniamo al nostro argomento giornaliero. Il carcere di Maze vide la luce nel 1971 con il preciso scopo di ospitare personalità ritenute appartenenti o vicine all’IRA. Nota anche come “Blocco H“, per la sua forma vista dall’alto, la prigione balzò agli onori della cronaca nel 1976, per uno sciopero della fame intensissimo che portò alla morte di Bobby Sands, all’epoca vertice dell’IRA.
L’organizzazione della struttura era a dir poco brutale: si trattava di una sorta di carcere di guerra. I prigionieri somigliavano, nei trattamenti ricevuti, a prigionieri di guerra. Vestivano delle uniformi, abitavano in casette di lamiera e solo alcuni di loro potevano interloquire con le autorità, per conto proprio o di altri. Dopo un primo grande sciopero della fame, queste condizioni vennero meno e i carcerati ottennero lo status di prigionieri politici.
Arriviamo dunque al fatidico 25 settembre 1983. Si trattava solo dell’apice di un piano di evasione spettacolare e ben riuscito, oltre che studiato nei minimi dettagli. I 38 protagonisti presero in ostaggio tutti i secondini e ne accoltellarono qualcuno. Dopo di ché attesero l’arrivo del camion con i rifornimenti di cibo e assaltarono il conducente, minacciandolo. Salirono così sul mezzo e riuscirono ad evadere in grande stile.
Chiaramente, subito dopo cominciarono le ricerche. La metà esatta, ovvero 19 fuggitivi, tornarono subito dentro, intercettati e catturati dalla polizia. I restanti si dispersero nel nulla. Quel giorno rimase impresso nelle menti irlandesi e inglesi. Un’ennesima riprova della tenacia e della forza di volontà di questo popolo che, almeno in parte, non va d’accordo con la Gran Bretagna.