Almanacco del 25 marzo, anno 1409: si apre il Concilio di Pisa. Un evento molto importante nella storia della Chiesa Cattolica occidentale in un momento a dir poco delicato. Passerà alla storia come “Conciliabolo” poiché posteriormente ritenuto invalido e illegittimo, ma segnerà una pagina importante di storia. Vediamo insieme il perché.
Per comprendere a fondo questo evento sono necessarie delle premesse determinanti. Quelli in questione sono infatti gli anni del cosiddetto “Grande scisma d’Occidente“, che vide contrapposte l’ubbidienza avignonese a quella romana. Tra il 1378 ed il 1418, per ben 40 anni, la Chiesa ebbe una grandissima frazione. Ciò richiede un ulteriore passo indietro nella storia. Torniamo per un attimo al 1309.
In questo anno, nel cuore dell’Italia lacerata dallo scontro tra Guelfi e Ghibellini e con una Chiesa che aveva perso sempre più la sua importanza, avvenne una decisione epocale. Non ci si dimentichi nemmeno del grande scontro in corso tra Papa Bonifacio VIII e il re di Francia Filippo IV il Bello. Nel 1305 il conclave elesse Bertrand de Got, arcivescovo di Lione, che a quella seduta non era nemmeno presente. Il nuovo papa Clemente VI, invitò in seguito i suoi ex omologhi a seguirlo in Francia. Iniziava la Cattività Avignonese.
Durata per oltre 70 anni, tale lontananza da Roma non andava più bene a Papa Gregorio XI, che annunciò dunque il suo ritorno a Roma. Nel 1378 il Conclave elesse come nuovo papa Urbano IV. Sembrava tutto finito, un papa romano tornava nella sua sede di Roma. Facile no? Quindi non duraturo. I cardinali francesi, dopo 5 mesi, risposero eleggendo un antipapa, Clemente VII, e creando due obbedienze parallele.
Dopo tali rapide e necessarie premesse, torniamo ora al nostro Concilio di Pisa. Alla sua apertura si invitarono a comparire subito i due grandi imputati, i rappresentanti delle due obbedienze. Gregorio XII (obbedienza romana) e Benedetto XIII (obbedienza avignonese) erano assenti. Il concilio chiese la loro condanna per contumacia. Per tre giorni si ripeté la loro chiamata, per tre giorni mancò una risposta. Alla fine il concilio li dichiarò colpevoli di instillare instabilità nel cuore della Chiesa e li depose entrambi.
Dopo quindi giorni di Conclave venne eletto dunque un nuovo papa, Alessandro V. Se come nelle favole vi aspettate il lieto fine, non siete nel posto corretto. Il tutto si risolse difatti con la compresenza di ben tre papi e ancora più confusione che in precedenza. Il tutto finirà solo con il Concilio di Costanza del 1419 che riunirà la chiesa sotto la guida di papa Martino V.