Almanacco del 25 gennaio, anno 1964: nasce in America il marchio “Blue Ribbon Sports” che diventerà Nike. Forse nemmeno Bill Bowerman e Phil Knight, i due sportivi che avviarono questa attività quasi per gioco si aspettavano il successo di cui oggi gode il loro marchio. Parliamo di un’azienda che nell’anno 2024 ha chiuso il bilancio con 51,4 miliardi di fatturato. Il nostro racconto inizia 60 anni fa, quando ancora Nike si chiamava BRS.
Come detto in apertura, Bowerman e Knight, due grandi sportivi (il primo era un allenatore e il secondo un mezzofondista) vogliono importare dal Giappone delle scarpe sportive Tiger. C’è solo un problema: non hanno una società ufficiale sotto il cui nome presentare una richiesta alla Onitsuka (odierna Asics). E che si fa allora? Semplice, si crea una società. Il 25 gennaio del 1964 nasceva la “Blue Ribbon Sports” (BRS).
Le importazioni iniziano con circa 1300 paia, che vanno subito a ruba. L’anno seguente il numero sale a dismisura: parliamo di circa 20.000 paia. Le vendite continuavano a salire e, nel 1966, arriva anche il primo negozio fisico a Santa Monica, in California. Passa il tempo e gli introiti aumentano sempre di più e quindi si aprono nuove sedi. Ma nel 1971 arriva la prima battuta d’arresto con i Giapponesi che decisero di continuare le vendite per conto loro.
Avete presente il termine “resilienza” che tanto va di moda recentemente? Ecco, è quella che ebbero i due americani in quel momento. Nel 1971 fondarono Nike Inc., con il celeberrimo logo disegnato da una studentessa di grafica. Per quanti soldi? Soli 35$. Per quanto riguarda il nome, chiaramente, deriva dalla dea della vittoria greca, Nike. La donna alata che velocemente si sposta e raggiunge i suoi obbiettivi. E quale miglior scelta per rappresentare una società del genere?!
Andando un po’ più avanti con gli anni e arrivando al 1988 vediamo un’altra pietra miliare della società. Parliamo del celebre slogan della Nike “Just Do It“, ideato da Dan Wieden, uno dei co-fondatori dell’azienda, per una campagna pubblicitaria di quell’anno. La produzione che avevamo per un attimo perso di vista, nel frattempo, continuava a salire, toccando vette inimmaginabili.
Nel tempo l’azienda diventerà leader nella produzione di abbigliamento sportivo e di calzature soprattutto per il calcio, il basket e il tennis. Oggi tutti abbiamo indossato almeno una volta un paio di Air Force o qualche altro modello Nike e ora ne conosciamo anche la storia. Se volete fare qualcosa ma avete paura, pensate al motto di Dan Wieden e “Just Do It“. In fondo loro volevano solo importare qualche paio di scarpe dal Giappone, mica fondare un’azienda multinazionale miliardaria.