Almanacco del 20 giugno, anno 451: presso i Campi Catalaunici, nella Gallia settentrionale, gli Unni di Attila e i Romani di Flavio Ezio sono uno di fronte all’altro. È uno scontro cruciale. Per i Romani la vittoria non è un’opzione, è la sola possibilità di salvezza.
![Rappresentazione medievale battaglia dei Campi Catalaunici del 20 giugno 451](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/06/accadde-oggi-20-giugno.jpg)
Alla metà del V secolo, l’Impero Romano è in grossa crisi interna e non è più in grado di contenere efficacemente la pressione dei popoli germanici lungo la frontiera renano-danubiana. A governarlo vi sono due imperatori, uno per la parte orientale e uno per la parte occidentale, che è quella messa decisamente peggio. La Britannia è completamente perduta, conquistata dagli Angli e dai Sassoni. Gallia, Spagna e Africa sono ancora sotto la giurisdizione dell’Impero d’Occidente, ma diverse aree in queste provincie sono occupate da Vandali, Visigoti, Burgundi, Alani, Franchi e Suebi.
Questi popoli sfruttano la debolezza dell’Impero d’Occidente che, a corto di truppe, accetta il loro stanziamento in cambio della fornitura di soldati. Si tratta del foedus, un patto fra Roma e un popolo straniero quasi sempre per fini militari. È uno strumento giuridico che i Romani utilizzano da secoli, ma ora i popoli germanici hanno il coltello dalla parte del manico e, consci di ciò, alzano sempre di più la posta in gioco.
![Situazione Impero Romano al 20 giugno 451](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/06/accadde-oggi-20-giugno-1.jpg)
In questo momento, però, la minaccia maggiore sono gli Unni. Un popolo proveniente dalle steppe dell’Asia centrale che, grazie alle doti politiche e militari del loro sovrano, Attila, hanno costituito un vero e proprio impero comprendente grosso modo l’intera Europa centro-orientale. Hanno sottomesso un grande numero di popoli germanici e hanno costretto l’Impero Romano d’Oriente a versare un ingente tributo per evitare altre scorribande. Tuttavia, nel 450, il nuovo imperatore d’Oriente Marciano rifiuta di rinnovare il tributo agli Unni e si mostra deciso ad opporsi militarmente. Attila, quindi, decide di attaccare la Gallia, una preda più semplice visto lo sfacelo interno dell’Occidente.
![Attila, sconfitto il 20 giugno 451 da Ezio](https://www.storiachepassione.it/wp-content/uploads/2024/06/accadde-oggi-20-giugno-2.jpg)
L’orda unna, composta anche dalle popolazioni sottomesse, passa il fiume Reno, e saccheggia una ad una le città che gli si presentano sul cammino. La situazione è tragica. Il magister militum dell’Occidente, cioè il comandante delle forze romane occidentali, Flavio Ezio, non dispone di forze sufficienti a respingere le truppe di Attila. Chiama quindi a raccolta i popoli germanici stanziati nelle terre imperiali. Dopo lunghe trattative, riesce a radunare una folta armata composta da Visigoti, Alani, Franchi, Burgundi e Romani.
Il 20 giugno 451 è il giorno della verità. L’esercito di Attila e quello di Ezio si incontrano presso i Campi Catalaunici, un’area pianeggiante oggi adiacente alla città francese di Chalons-en-Champagne. Lo scontro è durissimo, ma a risultare sconfitte sono le forze di Attila, che è costretto a ritirarsi dalla Gallia. Roma ha vinto un’altra volta. Si tratta però di un successo smussato, dato che il contributo degli alleati germanici è stato decisivo e non debellerà del tutto la minaccia unna. L’anno successivo, infatti, Attila attaccherà l’Italia. Ma questa è un’altra storia.