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Proclamazione di Guglielmo I a Imperatore Tedesco del 18 gennaio 1871

Accadde oggi: 18 gennaio

Almanacco del 18 gennaio, anno 1871: nel salone degli specchi della Reggia di Versailles, a Parigi, Guglielmo I di Prussia assunse il titolo di “Imperatore tedesco” per volontà degli altri monarchi germanici. Si concludeva in questo modo il processo di costruzione dello stato nazionale tedesco. Un percorso lungo e travagliato, giunto a compimento grazie all’instancabile lavoro del cancelliere prussiano Otto von Bismarck. Ahimè, raccontarlo in un solo articolo è qualcosa di molto complicato. Perciò concentriamoci sulla sua conclusione. In particolare, sul conflitto con la Francia che portò a quella fredda giornata di gennaio così importante per la Storia d’Europa.

Proclamazione di Guglielmo I a Imperatore Tedesco del 18 gennaio 1871

Facciamo un piccolo passo indietro. Nel 1866 la Prussia aveva trionfato sull’Austria ottenendo la costituzione della Confederazione Germanica del Nord. Essa racchiudeva tutti gli stati tedeschi a nord del fiume Meno sotto la guida prussiana. Tuttavia, all’appello mancavano ancora gli Stati del sud (Baden, Wurttemberg e Baviera), che non vedevano di buon occhio entrare a far parte di uno stato unitario in cui il peso specifico della Prussia sarebbe stato assolutamente superiore. Bismarck necessitava dunque di presentare il suo Paese come l’alfiere del nazionalismo tedesco, inducendo anche anche questi ultimi a porsi sotto l’ala protettrice di Berlino. L’occasione giusta arrivò nel luglio 1870.

Mappa mondo germanico prima del 18 gennaio 1871

In quell’estate, fra i possibili candidati al trono spagnolo, vacante da due anni in seguito ad una sommossa militare, fu proposto il principe Leopoldo di Hohenzoller-Sigmaringen, appartenente ad un ramo collaterale della casa regnante prussiana. Questa possibilità incontrò la ferma opposizione di Parigi. Tanto l’imperatore Napoleone III, nipote del più celebre Napoleone I, quanto l’opinione pubblica temevano infatti l’accerchiamento della Francia. Guglielmo I di Prussia, intendendo chiudere la crisi diplomatica, decise di non supportare la candidatura di Leopoldo. Ma non aveva fatto i conti con il proprio imprevedibile cancelliere. Egli aveva invece compreso come una contrapposizione armata alla Francia, nemico storico del mondo teutonico, avrebbe portato un sacco di acqua al mulino prussiano.

Guglielmo I di Hohenzollern, proclamato Imperatore Tedesco il 18 gennaio 1871

Per tali ragioni, modificò il telegramma relativo all’incontro fra Guglielmo I e l’ambasciatore francese Benedetti avvenuto a Bad Ems, in Renania, in modo tale che risultasse insultante per l’orgoglio nazionalista francese. I transalpini caddero nella trappola e Napoleone III dichiarò guerra a Berlino. Il fatto che la Prussia (e quindi l’intera Confederazione Tedesca del Nord) fosse la parte aggredita fece scattare i trattati militari stipulati qualche anno prima con gli Stati del Sud. Un unica armata germanica, dunque, marciava verso il fronte. La guerra fu una parata militare teutonica. Travolti a Sedan, i francesi entrarono in rotta e in crisi interna: Napoleone III abdicò e nacque la Terza Repubblica. I tedeschi giunsero fino a Parigi, ponendola sotto assedio. La stessa Reggia di Versailles fu occupata dagli invasori.

Otto von Bismarck, colui che portò Guglielmo I ad essere proclamato Imperatore Tedesco il 18 gennaio 1871

Arriviamo dunque a quel 18 gennaio 1871. La vittoria tedesca fu immensa e si ebbe soprattutto grazie all’esercito prussiano, superiori tatticamente e tecnologicamente. Bismarck era riuscito in questo modo a portare dalla sua parte anche i riluttanti stati meridionali, che seppur con qualche riserva decisero di elevare Guglielmo I alla dignità di “Imperatore tedesco. Una formula innovativa con il fine di presentare il nuovo monarca unitario come una sorta di “primus inter pares“, per non urtare la suscettibilità degli altri sovrani germanici. Era così ufficialmente nato il Secondo Reich, il primo che poteva ventare di aver dato una reale unità a quasi tutta l’area germanica.