Almanacco del 17 luglio, anno 180 d.C.: 12 abitanti di Scillium vengono giustiziati in quanto cristiani. Una notizia molto importante perché è la prima a testimoniare la presenza cristiana in questa zona del mondo. Tutti e 12 ricevettero la pena durissima della decapitazione, ma il loro sangue fu un prezioso inchiostro per la storia.
Mentre il luogo e il giorno della loro morte è certo, quello di nascita, al contrario, è totalmente ignoto. Molti si pensa venissero dalla provincia civile dell’Africa Proconsolare. Questa comprendeva anche parte della Numidia ecclesiastica. Il proconsole dell’epoca era Vegellio Saturnino, e davanti a lui si svolse il processo.
Questo fu un momento importantissimo per la storia del cristianesimo. Noi oggi lo conosciamo, a distanza di quasi 2.000 anni, grazie proprio agli atti dello stesso. Questi si trovano all’interno degli Acta Martyrum Scillitanorum (o Acta Sanctorum Scillitanorum). La loro trascrizione in latino lascia un segno indelebile nella storia.
Si tratta inoltre del documento più antico in lingua latina della letteratura cristiana di origine africana settentrionale. Altro aspetto fondamentale è che si tratti di documenti antichissimi recanti una data. Infine parliamo del più antico testo conosciuto che menzioni le sacre scritture in lingua latina.
Per quanto riguarda i nostri tristi protagonisti ne conosciamo tutti i nomi. Il più importante fu Speratus, il quale sostenne gran parte dell’interrogatorio in autonomia. Di gran rilievo fu anche la figura di una donna: Donata. Questa fu una delle prime a distinguere la sfera religiosa da quella politica, secondo la celebre frase: “Honorem Caesari quasi Caesari; timorem autem Deo“.
Ad oggi le loro reliquie si trovano a Roma, precisamente nella Basilica dei SS. Giovanni e Paolo al Celio, conservate in un sarcofago di marmo. Nel IX secolo però furono trasferte in Francia direttamente dall’Africa. Chiudiamo ricordando che il 17 luglio è ancora la festa di tali martiri, festeggiati dalla Chiesa Cattolica, quella Ortodossa e quella Copta.