Almanacco del 16 marzo, anno 1869: viene depositato per la prima volta il brevetto della motocicletta, un’invenzione che rivoluzionerà la mobilità umana. Vediamo più da vicino la storia di questo mezzo di trasporto e del suo inventore Louis-Guillaume Perreaux. Si tratta del brevetto n. 83691 che rendeva il francese il padre di un velocipede a vapore su due ruote.
Il mezzo appena inventato prese il nome di Vélocipede à Grande Vitesse, abbreviato anche in VGV o Vélocipede Perreaux. In realtà, il primo progetto depositato all’uffici brevetti risale al Dicembre del 1868, un anno prima dell’evento oggi ricordato. Il desiderio di Perreaux di costruire un mezzo in grado di percorrere agilmente lunghe distanze, “senza un volano d’inerzia“, lo aveva portato a tale prima iniziativa.
La storia di questo veicolo è ricca di innovazioni e di migliorie varie, come quella di ogni altra invenzione che si rispetti. Dal motore a vapore si passò infatti, nel maggio del 1870, al motore elettrico. Per il primo motore a due tempi e a combustione interna bisognerà attendere altri 9 anni. Nel 1879 sarà l’ingegnere bergamasco Giuseppe Murginotti a depositare il brevetto di tale nuovo progetto, quello ancora oggi maggiormente diffuso.
Ma torniamo ora meritatamente a Louis-Guillaume Perreaux e raccontiamo brevemente la sua storia. L’ingegnere e inventore francese nacque il 19 febbraio 1816 ad Almenêches, piccolo comune nella Normandia che oggi conta poco più che 700 abitanti. Subito dopo la conclusione delle scuole elementari dimostrò un precoce interesse e avvicinamento all’ambito dell’ingegneria. Qualcosa in lui già si muoveva, i primi passi verso la storia erano già tracciati.
Prima infatti del mezzo in questione, erano già numerose le invenzioni che a lui risalgono: per esempio un fucile a multi camera, un sistema di blocco di sicurezza e anche al sega circolare. Quest’ultima era particolarmente precisa, avendo capacità di taglio nell’ordine del micron, ovvero il millesimo di millimetro.
L’ultima sua invenzione, questa brevettata 10 anni dopo la motocicletta a vapore, fu la tenda militare. L’innovazione stava nel fatto che, al contrario delle altre tende, non era sostenuta da picchetti e cavi esterni, ma solo da pali. In questa giornata allora, appena vedrete una motocicletta, dedicate almeno un pensiero al grande estro dell’inventore francese.