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14 marzo foto cotton gin in azione

Accadde oggi: 14 marzo

Almanacco del 14 marzo, anno 1794: Eli Whitney ottiene un brevetto per la sgranatrice del cotone, segnando un cambio di passo radicale in quel tipo di lavorazione. Si trattava di un meccanismo capace di meccanizzare e velocizzare le operazioni di separazione delle fibre di cotone e di semplificare enormemente il lavoro manuale. Meno conosciuta di molte altre invenzioni, anche questa di Whitney segnò in maniera significativa la sua epoca.

14 marzo foto cotton gin in azione

Nato a Westborough il giorno 8 dicembre 1765, Ely Whitney fu inventore, imprenditore e ingegnere americano. Quando il 14 marzo del 1794 ottenne il brevetto per la sua sgranatrice di cotone, entrò nell’albo d’oro del suo paese. Ancora oggi negli States lo ricordano infatti come uno dei grandi inventori della sua epoca capace di velocizzare il processo di industrializzazione e crescita degli USA. Dal 1900 fa parte inoltre della Hall of Fame for Great Americans.

Allora vediamo un po’ più nello specifico in cosa consisteva questa sua innovativa invenzione. Come sopra accennato, la sgranatrice del cotone separava le fibre della pianta. Bene, ma da cosa le separava? Sostanzialmente dal resto della pianta: fusti, bacche e semi delle stesse. Un lavoro fino a quel momento laborioso e svolto manualmente e in maniera molto più lenta.

14 marzo foto brevetto

Una volta compiuta questa prima operazione meccanica, ne avveniva una seconda: quella di separazione delle fibre in base alla loro lunghezza. Le fibre di cotone più lunghe erano impiegate (e lo sono tuttora) nell’industria tessile, quelle più corte negli ambiti più disparati: dagli isolanti termici e acustici fino a prodotti esplosivi, passando per le ovatte. Insomma si trattava proprio di un materiale poliedrico e polivalente.

Ma cosa faceva dal punto di vista più specifico e tecnico la sgranatrice? Composta di fili metallici, uncini e spazzole, all’interno della cotton gin, i primi due elementi separavano le fibre dal resto della pianta, mentre le spazzole le spostavano. In questo modo avveniva sia la separazione e sia si evitava che il macchinario si inceppasse e causasse danni economici non indifferenti.

14 marzo foto cotton gin

In chiusura analizziamo brevemente il nome dell’apparecchio. Lo abbiamo appena chiamato “cotton gin“, nome particolare ma che ha corrispondenze anche in italiano. In inglese infatti “gin” è l’abbreviatura di “engine“, ovvero “motore”, ma in italiano il macchinario è conosciuto come “ginnatrice” e l’operazione di sgranare il cotone come “ginnare“.