Almanacco del 13 ottobre, anno 54 d.C.: muore avvelenato l’Imperatore Claudio. Si tratta del quarto discendente della dinastia Giulio-Claudia e il primo a nascere fuori dalla penisola italiana. Nato da Druso maggiore e Antonia minore, Tiberio Claudio Druso non era considerato all’altezza dei ruoli maggiori della vita politica romana, a causa dei suoi problemi fisici. Svetonio ci dice infatti che le sue ginocchia stentavano a sorreggerlo e che balbettava, tranne quando recitava le sue amate poesie.
La famiglia lo tenne lontano infatti dai ruoli politici per i suoi piccoli problemi e ciò gli consentì di dedicarsi allo studio, soprattutto della storia. Questo tassello è molto importante per due motivi: in primis lo salvò da possibili inimicizie e invidie e dunque da congiure; secondariamente lo studio della storia e la sua formazione lo portarono ad una maturità che sfocerà in un importante discorso per la storia romana.
Si tratta del discorso di Lione, contenuto nella Tabula Claudiana o Tabula di Lione. Questa orazione conteneva i prodromi, già visti con Augusto, di una politica di apertura maggiore per l’Impero. Era una sorta di vocazione universalistica per Roma volta a integrare e non a piegare i popoli sottomessi. Rincarava la dose aggiungendo che, mentre ora erano cittadini romani, anche gli Etruschi e gli altri popoli italici erano un tempo nemici dell’Urbe.
Torniamo ora alla vita di Claudio, il quale, come sopra anticipato, non si occupò di politica direttamente fino all’età di 47 anni, per volontà della famiglia. Alla morte di Caligola però, i pretoriani, che temevano di perdere il loro ruolo (e l’annesso stipendio n.d.r.) lo elevano al ruolo di imperatore. Celebre è il quadro, qui riportato, di Claudio che si nasconde alla loro vista pensando ad un possibile attentato alla sua vita, mentre in realtà volevano solo elevarlo al soglio imperiale.
A livello militare Claudio iscriverà il suo nome nella storia romana per la conquista della Britannia e per altre due campagne importanti. Concluse infatti, con una vittoria, la campagna di Mauretania – iniziata da Caligola – giungendo anche a conquistare la Tracia. Va detto che questi territori erano già nell’orbita romana come regni clienti.
Arriviamo ora alla morte di Claudio, che avvenne, probabilmente, a seguito di una tanto temuta congiura. L’artefice fu sua moglie Agrippina, madre di Nerone, desiderosa di vedere sul trono il figlio e di guidarlo con i suoi consigli. Avvelenò così l’imperatore anche grazie all’aiuto della famigerata Lucusta, una delle prime avvelenatrici seriali della storia.