Almanacco del 12 maggio, anno 113 d.C.: viene inaugurata la Colonna Traiana a Roma. Nata per celebrare una vittoria importante e travagliata, quella che portò i romani a conquistare la Dacia (grossomodo l’odierna Romania), segnò l’inizio di una tradizione. Quella Traiana è la prima colonna cloclide innalzata a Roma, ma cosa erano?
La colonna coclide è un monumento isolato, che si sviluppa in altezza e srotola su se stessa dei bassorilievi decorativi e commemorativi. In questo caso particolare, la colonna contiene alla sua base anche una cella destinata ad ospitare le ceneri dell’Imperatore Traiano. Due piccioni con una fava dunque: commemorazione, gloria e poi anche un sepolcro.
Traiano fu l’imperatore romano sotto cui Roma raggiunse la sua massima espansione territoriale. Fonte importantissima per le vicende romane, soprattutto di questo periodo, sono i cosiddetti Fasti ostienses, ovvero delle fonti antiche ritrovate (purtroppo frammentarie) nei pressi di Ostia. Questi ci raccontano il periodo che va dal 49 a.C. al 175 d.C.
Ma torniamo alla nostra protagonista e vediamo qualche dettaglio in più sulla colonna. Si tratta innanzi tutto di una colonna di tipo “centenario“, ovvero alta 100 piedi romani, sostanzialmente poco più di 29 metri. Lo stile dell’opera è quello Tuscanico riadattato, che era uno stile architettonico di origine etrusca utilizzato chiaramente anche dai romani.
Il fregio istoriato decorativo, che racconta diversi eventi delle due campagne di Dacia, si “srotola” per 24 volte. L’impressione che si ha guardandolo è quella di star leggendo un vero e proprio papiro, inciso con bassorilievi. Secondo la numerazione principalmente condivisa, sono presenti nella Colonna Traiana ben 104 riquadri con altrettante scene rappresentate.
Un elemento davvero incredibile è che le scene sono tutte ambientate perfettamente. Sono presenti nei riquadri, ben visibili, alberi, rocce, montagne ed altri elementi naturali, che lasciano poco all’immaginazione. Un lavoro scrupoloso ed un risultato eccezionale, che darà vita ad una tradizione radicata nel costume romano degli imperatori.