Almanacco dell’11 novembre, anno 1975: l’Angola ottiene l’indipendenza dal Portogallo. Rammentare un unico giorno per questo evento è però fortemente riduttivo di un processo durato ben 14 anni. La Guerra d’Indipendenza angolana durò infatti da 1961 al 1975, e noi, in questa sede, cercheremo di ripercorrerla velocemente.
Iniziamo dalla presentazione dei diversi attori in ballo: un conflitto così lungo vide opporsi infatti le forze militari portoghesi con diversi Movimenti indipendentisti interni all’Angola. Il primo di questi è il Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola (MPLA) di Agostinho Neto. Al suo fianco vi era il Fronte Nazionale di Liberazione dell’Angola (FNLA) di Holden Roberto.
Per arrivare al terzo protagonista africano della vicenda, si dovrà attendere il quinto anno di conflitto. Proprio da una frattura del Fronte Nazionale di Roberto, nel 1966, nascerà l’Unione Nazionale per l’Indipendenza Totale dell’Angola (UNITA), guidata da Jonas Malheiro Savimbi, soprannominato “O mais velho“, ovvero “il più vecchio“.
Presentati i principali protagonisti, vediamo ora qualcosa in più sul conflitto. Iniziato nel 1961 nella capitale Luanda, dove il MPLA organizzò diversi atti di boicottaggio e scontri, si vide subito la brutalità portoghese. Le forze militari lusitane furono brutali nelle repressioni. I movimenti d’indipendenza si rifugiarono nei paesi neutrali limitrofi. Precisamente l’FLNA nella Repubblica del Congo, il MPLA nella Repubblica Popolare del Congo.
Molti altri furono i paesi che appoggiarono l’una e l’altra fazione, a livello continentale e intercontinentale. In primis fu l’OUA, l’Organizzazione per l’Unità Africana, ma anche Unione Sovietica, Cina e Cuba inviarono istruttori ed armi. Di converso, il Sudafrica dell’Apartheid supportò invece le potenze coloniali portoghesi. In questa situazione, con grande conflittualità interna anche ai vari gruppi angolani, il conflitto andò avanti per lunghissimi anni.
I movimenti d’indipendenza controllavano stabilmente alcune zone, soprattutto nelle regioni del nord e dell’est. Le repressioni arrivavano sempre furtive e violentissime, almeno fino al 1975. In realtà la data cardine è il 25 aprile 1974, con la Rivoluzione dei Garofani in Portogallo. Il nuovo regime dell’Estado Novo propose un cessate il fuoco che portò all’indipendenza angolana l’11 novembre del 1975. La nazione era finalmente libera, l’Africa aveva una nuova figlia indipendente.