Almanacco dell’11 luglio, anno 1899: Giovanni Agnelli, insieme a noti investitori del settore automobilistico, fonda a Torino la FIAT. Un giorno di importanza epocale per tutta la nazione, nasceva una fabbrica che nel tempo si sarebbe sviluppata a dismisura. Ancora oggi ai vertici mondiali del settore insieme a molti competitor e senza dubbio la prima in Italia. Oggi compie 125 anni.
Come oramai di consueto, iniziamo introducendo l’odierna protagonista. Il celebre Giovanni Agnelli. Nato Giovanni Francesco Luigi Edoardo Aniceto Lorenzo. Ma forse sarà meglio ricordarlo solo con il primo nome. Nacque il 13 agosto del 1866 in provincia di Torino, da famiglia di proprietari terrieri e seguì una formazione classica, prima di intraprendere la carriera militare.
Nel 1893, a 27 anni, abbandonò la carriera militare e cominciò ad appassionarsi alla meccanica, provando i primi esperimenti imprenditoriali nell’ambito. Fallirono tutti. Decise allora di ritornare nel comune di nascita, a Villar Perosa, e di dedicarsi al lavoro familiare: l’agricoltura. Per un periodo fu commerciante di sementi e di legname. Ma non era quella la sua vocazione, il suo animo puntava più in alto, il suo sguardo vedeva grandi cose.
Nel 1896, ad ormai 30 anni, entrò come socio nel gruppo delle Officine Storero, produttrici di biciclette sempre nel torinese. Ma ancora una volta, puntava più in là. Ed ecco che, l’11 luglio di tre anni dopo, lanciò il suo più grande progetto. Piantò i semi di quell’albero rigoglioso di cui ancora oggi scorgiamo i frutti. Insieme ad altri investitori diede vita alla Fabbrica Italiana Automobili Torino.
Uno dei suoi soci, nei primi tempi di vita dell’azienda, era niente di meno che Giovanni Giolitti, 5 volte primo ministro del Regno d’Italia. La fabbrica cresceva sempre di più e produceva in continuazione, allargandosi in altri settori ed espandendosi anche materialmente. Il vero successo però venne da una catastrofe. Dalla catastrofe per eccellenza. Durante la Prima Guerra Mondiale la FIAT produsse armi, materiali ferroviario e veicoli e Giovanni Agnelli fu uno di quelli che sfruttò la guerra per arricchirsi ed arricchire la sua creazione.
Da quel momento in poi solo fasti, o quasi. Prima di concludere l’articolo, non possiamo esimerci dal ricordare anche un’altra grande innovazione introdotta in Italia da Giovanni Agnelli. Negli anni ’20 fu il primo ad impiantare, nella fabbrica del “Lingotto” di Torino, la catena di montaggio, mutuata dal suo grande omologo americano Henry Ford. Insomma, l’11 luglio non è un giorno qualunque per l’Italia e la sua storia.