Almanacco del 10 ottobre, anno 1780: il Grande Uragano si staglia sulle isole Barbados, Martinica e Sint Eustatius, Noto anche come Uragano di San Callisto, si tratta di uno dei cicloni tropicali documentati che mieté più vittime. Parliamo di circa 22.000 persone coinvolte in questo tragico evento meteorologico.
Il 1780 fu una grande (e triste) stagione di uragani. Nel solo ottobre di quello stesso anno se ne abbatterono altri 3 causando circa 2000 morti ciascuno. L’Uragano di San Callisto in particolare si formò e si rafforzò nell’Oceano Atlantico, per raggiungere in seguito, il 10 di ottobre, le Barbados, con venti ad oltre 320km/h.
Dopo numerosi giorni di tempesta e di distruzione, non restava che fare la dovuta conta dei morti. Furono 9000 le vittime nella sola isola di Martinica, 4500 alle Barbados e altrettante a Sint Eustatius. Inoltre l’anno in questione non era uno qualunque nemmeno per l’Occidente: era in corso la Rivoluzione americana.
Su quelle coste dunque si trovano anche le flotte inglesi, in lotta con quelle francesi che cercavano di sfruttare il doppio fronte aperto dai futuri States. Molte delle vittime dunque sono ascrivibili alle marine delle due potenze europee e, un’importante testimonianza ci arriva proprio da uno dei membri dell’equipaggio britannico.
Si tratta dell’ammiraglio George Brydges Rodney che racconta di venti di forza inaudita. Narra che erano in grado di spostare la palle di cannone (molto molto pesanti) presenti nelle varie fortificazioni inglesi dell’area. Secondo altri resoconti sappiamo inoltre che il vento era così forte in quei giorni da strappare addirittura via la corteccia degli alberi.
A Martinica invece una pessima esperienza la ebbero i francesi, investiti da onde di diversi metri. Un’intera flotta di 40 navi e 4000 persone sparì, inghiottita dall’Oceano e da quei venti anomali e fortissimi. Un evento straordinario ma soprattutto straordinariamente distruttivo che, per fortuna, poche altre volte si verificò con questa violenza nel corso della storia.