Storia Che Passione
Accadde oggi: 10 gennaio

Accadde oggi: 10 gennaio

Almanacco del 10 gennaio, anno 1430: il duca Filippo III di Borgogna fonda a Bruges l’Ordine del Toson d’Oro, probabilmente l’ordine cavalleresco più esclusivo della storia europea, fra l’altro ancora oggi esistente. Nel corso dei secoli per beghe di carattere dinastico il magistero dell’ordine è passato dalla Casa di Borgogna a quella d’Asburgo. Come diretta conseguenza di questa controversia, esistono due “rami” distinti dell’ordine cavalleresco, uno facente capo all’attuale re di Spagna, Filippo VI, l’altro rappresentato da Carlo d’Asburgo-Lorena, vertice della Casa d’Asburgo dal 2007. Tra i membri più in vista del capitolo vi furono la regina Elisabetta II d’Inghilterra, Napoleone Bonaparte o l’imperatore Meiji del Giappone.

Accadde oggi: 10 gennaio

Filippo III di Borgogna detto Il Buono fondò l’Ordine del Toson d’Oro in occasione delle nozze con Isabel d’Aviz, principessa del Portogallo. Le celebrazioni si svolsero nella ridente città fiamminga di Bruges, esattamente il 10 gennaio 1430. Il primo incontro ufficiale si tenne tuttavia un anno dopo, a Lille, il 30 novembre 1431. Quel giorno si festeggiava Sant’Andrea, dunque quest’ultimo divenne il santo protettore dell’ordine.

10 gennaio matrimonio di Filippo il Buono

Spesso l’ordine per prestigio e rilevanza viene accostato a quello tradizionalmente britannico della Giarrettiera (fondato da Edoardo III d’Inghilterra un secolo prima, nel 1348). Tra i due concistori in effetti esiste un punto d’unione. Il duca di Borgogna volle dar vita al proprio ordine dinastico perché rifiutò l’ingresso in quello inglese per non recare dispiacere all’allora sovrano di Francia, con cui stava intessendo prolifiche relazioni diplomatiche.

Dopo la nascita dell’ordine del 10 gennaio 1430 si provvide a dotarlo di una struttura interna, di un regolamento e di una serie di privilegi. Per quanto riguarda il primo punto, Filippo il Buono nominò personalmente i primi 24 cavalieri che poterono entrar a far parte del capitolo. Egli si autoproclamò primo gran maestro e al contempo scelse i quattro ufficiali: un tesoriere, un maestro d’armi, un cancelliere e un registrar (amministratore dei beni immobili). Il magistero aumentò il numero dei cavalieri negli anni a venire. Nel XVI secolo essi arrivarono ad essere 50.

10 gennaio ritratto di Filippo III duca di Borgogna

Oltre il simbolismo, l’estetica, la valenza religiosa che non è stata mai messa in disparte, l’Ordine del Toson d’Oro può dirsi davvero elitario per via dei privilegi concessi ai membri. Qui di seguito un breve ma esaustivo elenco dei più considerevoli:

  • Il gran maestro – solitamente un sovrano – era tenuto (e formalmente è tenuto ancora oggi) a convocare l’assemblea dell’ordine prima di muovere guerra.
  • Alla morte del cavaliere, le insigne devono tornare all’ordine, pena l’ammonimento ufficiale e il sequestro di ingenti quantità di beni.
  • I cavalieri dell’ordine godono di una sostanziale e universale immunità giudiziaria.
  • Se raggiunto da un ordine d’arresto, il membro può evitarlo facendo leva sul suo diritto derivato dall’ordine.
10 gennaio

Ad oggi una giustificazione valida dal punto di vista storico sulla scelta del nome non esiste. Lo stesso probabilmente deriva dal mitico vello d’oro (o toson d’oro) rubato dagli Argonauti nella Colchide. Non esistono fonti storiche che ci aiutano a comprendere il motivo per cui Filippo III di Borgogna optò per questo nome. Secondo alcune interpretazioni esso riprese la ricchezza che il commercio della lana comportò per la regione delle Fiandre.