Almanacco del 1° maggio, anno 1776: il filosofo e pensatore tedesco Johann Adam Weishaupt, già docente presso l’Università di Ingolstadt, fonda l’Ordine degli Illuminati. La società segreta nacque durante la seconda metà del XVIII secolo come alternativa all’altrettanto nascente massoneria germanica. Weishaupt infatti, assumendo il modello britannico come riferimento, dotò il proprio ordine di una precisa gerarchia su base iniziatica.
Oggi il termine “Illuminati” riconduce inevitabilmente al complottismo e alle teorie che in seno ad esso nascono, si sviluppano e sedimentano. Un tempo, al contrario, l’ordine svolgeva ben altra funzione e poco aveva a che fare con l’occulto propriamente detto (almeno all’origine). Sulla “storicità” dell’ordine si hanno ben pochi dubbi, grazie soprattutto ai lavori dello storico e germanista francese René Le Forestier (1868-1951). Egli ebbe modo di studiare ed analizzare nel dettaglio molti documenti fondativi redatti dalla medesima associazione, purtroppo andati persi durante i due conflitti mondiali. Grazie ai suoi lavori è tuttavia possibile ripercorrere una linea cronologica storicamente accertata che contraddistingue l’ordine.
Johann Adam Weishaupt avrebbe fondato gli Illuminati di Baviera il 1° maggio 1776 assieme agli studenti Anton von Massenhausen e Max Merz. L’obiettivo ultimo era quello di diffondere una “nuova coscienza” in una società, come quella bavarese di fine Settecento, reazionaria e ostile alla diffusione dei Lumi. Per superare lo scoglio dell’ostruzionismo d’antico regime, i fondatori diedero forma a questo ordine rigidamente gerarchico, nonché segreto. Lo si dotò di un’aurea profondamente riservata, ricalcando i precetti massoni. Non solo: il professor Weishaupt creò una narrazione storica strumentale che potesse rendere “legittima” e “necessaria” la sopravvivenza della suddetta società.
Ogni membro degli Illuminati assumeva un nome di matrice mitica e veniva inquadrato secondo una graduatoria verticale. I primi Illuminati misero nero su bianco l’intento ideologico dell’ordine: il perfezionamento dell’etica e della morale insiti alla società coeva, per mezzo del quale giungere a tre riunificazioni consequenziali (Baviera, Germania, Europa). Il ricongiungimento dei popoli avrebbe comportato un ritorno allo “Stato di Natura” di hobbesiana memoria, anche se esplicato in termini positivistici e non prepolitici come nello scorso secolo aveva fatto il filosofo inglese.
L’affiliazione del barone Adolf von Knigge nel 1780 comportò per l’Ordine degli Illuminati un mutamento organizzativo. L’associazione si accostò maggiormente al modello massonico inglese sotto consiglio di von Knigge. La rimodulazione precedette di poco un momento di profonda crisi. Nel 1784 il principe elettore Carlo Teodoro di Wittelsbach interdisse qualunque aggregazione occulta all’interno della Baviera. Molte logge massoniche si sciolsero, ma non gli Illuminati, che continuarono ad operare in segreto visti i numerosi membri della corte affiliati.
Eppure il principe elettore non ne volle sapere di gettare la spugna e continuò a perseguitare l’ordine e i membri ad esso legati. Lo stesso Weishaupt dovette rifugiarsi in esilio, prima a Ratisbona e poi – una volta pubblicati nel 1787 i documenti segreti d’archivio appartenenti agli Illuminati, con successivo e rinnovato bando – a Gotha, ove morì (anche se di certezze biografiche non si può parlare in questo caso) nel 1811. Altre fonti sostengono 1830.