Almanacco del 1° dicembre, anno 1640: il Portogallo riacquista l’indipendenza dalla Spagna. I due paesi iberici erano soggetti ad un’unione personale, cioè condividevano il medesimo sovrano, da appena sessant’anni, ma questa congiunzione non era mai stata gradita all’aristocrazia lusitana. Ma come fu possibile unificare l’intera penisola iberica sotto un unico monarca? Perché i portoghesi non amarono mai l’unione con Madrid?
Per rispondere a questi due quesiti, bisogna tornare indietro fino al 1578. Quell’anno, nel Marocco settentrionale, ebbe luogo la Battaglia di Alcazarquivir, nella quale perse la vita il giovanissimo re portoghese Sebastiano I di Aviz, senza eredi. La corona passò quindi al di lui anziano prozio, Enrico I, che però essendo cardinale non aveva figli. A Lisbona si aprì dunque una crisi di successione, con notevoli pretendenti al trono.
Fra di loro spiccava Filippo II d’Asburgo, re di Spagna. Sfruttando la sua ricchezza e la sua influenza (all’epoca era il sovrano più potente del mondo cristiano), riuscì ad ottenere il trono portoghese. Nel 1580, alla morte di Enrico I, Filippo II fu incoronato re di Portogallo con il nome di Filippo I. Per la prima e unica volta nella storia, la penisola iberica aveva un solo sovrano a governarla.
Il governo spagnolo, però, divenne presto malvisto dall’opinione pubblica portoghese. I monarchi asburgici cominciarono a conferire diversi ruoli di comando del regno lusitano a membri della nobiltà castigliana, scontentando in questo modo l’aristocrazia locale. A questo poi si aggiunse un aumento della pressione fiscale, per finanziare l’impegno bellico spagnolo nella Guerra dei Trent’anni. Il governo madrileno iniziò ad essere visto sempre più come un dominio dispotico straniero.
Il malcontento raggiunse il punto di rottura nel 1640. La Spagna era severamente fiaccata da oramai vent’anni di guerra. I suoi eserciti, inoltre, erano occupati a combattere in Germania e in Catalogna, che da poco si era sollevata contro il governo di Madrid. Il momento era quindi assolutamente propizio per un colpo di stato. Il 1° dicembre 1640, dunque, un folto gruppo di notabili portoghesi uccisero il segretario di stato e imprigionarono Margherita di Savoia, cugina di re Filippo III (Filippo IV come re di Spagna) che governava a Lisbona in suo nome. Qualche ora dopo, il duca di Braganza Giovanni, imparentato con la precedente dinastia portoghese degli Aviz, divenne re di Portogallo con il nome di Giovanni IV.
La Spagna non riconobbe il golpe e si preparò a condurre una lunga guerra. Ma il Portogallo ottenne il supporto di Inghilterra e Francia e riuscì così a spuntarla. Dopo fasi alterne, il conflitto ispano-lusitano si concluse nel 1668 con il riconoscimento dell’indipendenza portoghese. L’Unione Iberica si era dissolta per sempre.