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A cosa serve l’AI? A trovare nuove linee di Nazca

Utilizzi alternativi dell’AI e dove trovarli. No, non è un nuovo sequel di Animali Fantastici, bensì un breve riassunto di ciò che stiamo per andare a vedere. Questo perché i ricercatori hanno provato a sfruttare l’intelligenza artificiale per cercare nuove linee di Nazca in Perù. Spoiler: le hanno trovate.

Le linee di Nazca trovate con l’AI

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Crediti foto: @Masato Sakai

Pensate che grazie all’AI i ricercatori, nel giro di soli sei mesi, hanno trovato più di 300 linee di Nazca mai viste prima in Perù, raddoppiando di fatto il numero di geoglifi attualmente noti nella regione.

E fra queste linee spiccano figure umanoidi con aspetto alquanto alieno, teste decapitate, quelle che sembrano essere delle cerimonie e, inspiegabilmente, quella cha appare essere un’orca assassina che tiene un coltello in bocca.

Come di sicuro ricorderete, le linee di Nazca sono un grande gruppo di geoglifi scolpiti dall’uomo e situati in un’area di circa 440 chilometri quadrati nel deserto di Nazca. Si pensa che tali linee siano nate fra il 200 a.C. e il 500 d.C., create da membri della civiltà pre-inca nota come Nazca o Nasca.

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Crediti foto: @Masato Sakai

In pratica i Nazca rimossero gli strati superficiali di ciottoli tinti di rosso nel deserto per rivelare sezioni di terreno più chiare disposte a formare un’ampia gamma di forme e soggetti diversi.

Le prime linee furono scoperte negli anni Venti dai passeggeri di un aereo. Da allora i ricercatori hanno trovato circa 430 linee. La maggior parte di queste linee è riemersa negli ultimi venti anni, grazie soprattutto alle immagini satellitari. Ma adesso si va oltre e si è cominciato a usare l’intelligenza artificiale. Questo anche perché le forme rimanenti probabilmente sono troppo deboli per essere individuate facilmente dall’occhio umano.

In un nuovo studio pubblicato sulla rivista PNAS i ricercatori hanno spiegato come hanno usato un modello di intelligenza artificiale addestrato per individuare i flebili contorni dei geoglifi per scoprire le forme mancanti che le immagini satellitari non avevano ancora individuate.

L’AI ha coì creato un elenco di potenziali linee di Nazca che i ricercatori hanno esaminato fra il 2022 e il 2023. Hanno così potuto confermare che 303 dei luoghi individuati dall’AI ospitava veramente dei geoglifi.

Le nuove linee includevano immagini di:

  • figure umanoidi astratte, talvolta di aspetto quasi “alieno”
  • teste decapitate
  • animali domestici, fra cui gatti, uccelli e pesci
  • una scena cerimoniale
  • interazioni fra uomo e animale
  • un’orca assassina con un coltello (lunga ben 22 metri)

Lo studio ha anche dimostrato come l’82% dei geoglifi in rilievo (quelli più piccoli e intricati) raffigura esseri umani o animali domestici. Invece il 64% dei geoglifi in linea (quelli che usano linee più rette e che coprono un’area maggiore) raffigura animali selvatici, fra cui uccelli e balene.

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Inoltre si è anche visto che le immagini in rilievo erano maggiormente vicine ai sentieri storici, il che suggerisce che, forse, erano destinate a essere viste dai passanti. Quelli in linea, invece, hanno una distanza quasi uniforme fra di loro, il che indica che, probabilmente, assolvevano a scopi più riturali.

E pensate che mancano altre linee da rivalutare. Possibile che il numero delle linee di Nazca a breve salga nuovamente.