La satira, cartine, vignette, e molto altro erano popolarissime in quel periodo tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento. Questa pratica diventa ancora più intensa con l’avvento della prima Guerra mondiale, nel 1914. Apparivano su giornali e riviste ed erano regolarmente presenti anche su cartoline e manifesti. Per le varie nazioni, le vignette erano molto importanti proprio perché potevano influenzare l’opinione pubblica o ingigantire determinati eventi a piacimento dei governi. Durante la guerra divennero molto popolari anche le mappe satiriche dell’Europa. Un esempio è proprio la cartina riportata sotto questo paragrafo, risalente al 1914. ”Udite udite, i cani abbaiano!”, l’intento di rappresentare le tensioni che ormai erano sfociate nel conflitto è chiaro. Lo scopo è rappresentare l’Europa nel caos più totale, in balia di cani rabbiosi che litigano tra loro.
La seconda cartina che si vuole presentare è un altro tipo di satira. Si intitola ”The Kaiser’s dream”, letteralmente: ”Il sogno dei Kaiser”, 1914. Questa vignetta, in particolare, viene dalla Gran Bretagna. Si tratta di propaganda anti-tedesca. In questo modo si voleva sottolineare quali fossero le reali intenzioni della Germania di Guglielmo II durante il Primo Conflitto mondiale. Ovviamente, secondo la vignetta, il sogno del Kaiser era quello di diventare l’assoluto padrone di tutta l’Europa, estendendosi in maniera considerevole anche in Oriente. Questo disegno, nel particolare, venne distribuito su cartoline postali del Regno Unito.
Nella terza vignetta troviamo di nuovo un’Europa con le Nazioni stilizzate. Questa volta la cartina è di provenienza Tedesca. Questo tipo di stile era molto popolare durante il primo Conflitto mondiale e questa volta le nazioni sono rappresentate come soldati nelle loro divise consuetudinarie. Nel particolare i soldati dell’Intesa, armati di lance e fucili scacciano le potenze che si sono coalizzate per ostacolarle. Chiaramente questa volta si tratta di tutto un altro tipo di propaganda, una retorica che riuscisse a giustificare agli occhi dell’opinione pubblica tedesca l’inasprimento di un conflitto che era in corso.