La guerra non fa bene, fatto sodo ed appurato. Fra le molte controindicazioni che porta con sé, ce n’è una in particolare spesso trascurata: i figli illegittimi. Su centinaia di migliaia (se non, in alcuni casi, milioni) di soldati in terre straniere, non pochi finirono per abusare delle donne del posto. Qui sorge un altro grande problema.
Quanti furono e per quanto tempo durarono questi veri e propri stupri? I territori occupati, durante o dopo la guerra, nella quasi totalità dei casi versavano in condizioni economiche precarie. Molte donne si videro di fronte la difficile, ma purtroppo irrinunciabile scelta, di concedere i propri corpi ai soldati. Spesso in cambio di cifre irrisorie o beni di prima necessità.
Se proprio non era un rapporto non consenziente, pochissimo ci mancava. C’è però da sottolineare che alcuni legami si creavano veramente, certo un minimo frangente nell’ampio spettro preso in considerazione. Questa peculiare e triste situazione venne – come al solito – canzonata e cantata a Napoli. Nasceva così la celebre Tammuriata Nera.
Si trattava di una canzoncina ilare proprio su questo argomento difficile. Raccontava di come a Napoli, durante l’occupazione americana del ’43, si diffusero le nascite di bambini neri. E la madre li “chiamava Giro“. Chiaramente era un modo di rendere meno tragico questo aspetto dell’occupazione, che divenne però estremamente popolare.
Un’altra situazione analoga, se non addirittura più tragica, si verificò in Germania. Qui si parlava di oltre 100.000 soldati americani, per poi arrivare, in epoca di Guerra Fredda, a 250.000. Circa il 10% di questi era afroamericano, chiaro che anche qui i “Brown Babies” nascevano in continuazione, ma finivano anche in orfanotrofi ed altri centri che li accudivano.
Chiaramente il tutto era a carico dello stato, già dissestato e in difficoltà. La segregazione razziale ed il razzismo latente, facevano si che i soldati neri erano minacciati e puniti per tali promiscuità. Anche le donne tedesche erano insultate e isolate. Ciò non impedì diverse unioni, che, spesso non consenzienti, scrissero un’altra pagina buia di storia.