Nel passato ed in epoche non sospette era in voga un’usanza alquanto particolare: il parto in pubblico. Difficile immaginare il perché a primo impatto, vero? In realtà la motivazione è molto semplice. Se non si aveva eredi maschi i troni d’Europa vacillavano, causando reazioni a catena, dato che molte dinastie erano legate da vincoli parentali.
Qualcosa di molto simile accadde, nel 1688, in Inghilterra. Qui, Maria Beatrice D’Este, detta Maria di Modena, aveva sposato Giacomo II Stuart, re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda. Già la loro relazione era nata male. La giovane era convinta infatti, all’età di 15 anni, a farsi suora. Pronta a vestire l’abito monacale, ricevette la proposta (mai con troppo margine di scelta) di matrimonio per procura.
Il problema principale era che Giacomo aveva 40 anni al momento del matrimonio, 25 in più di Maria. Il divario d’età risultò essere il male minore dinnanzi alle problematiche salutari del re. Giacomo aveva la faccia rovinata dal vaiolo. Non proprio un bell’aspetto. Si dice infatti che durante il primo incontro la giovane Maria Beatrice scoppiò in lacrime, pentendosi di ciò che l’aspettava.
Fu in realtà il papa stesso a spingerla verso il trono di Inghilterra, dicendo che avrebbe fatto grande cosa in favore di Dio, ma perché? Il figlio di Giacomo e Maria sarebbe stato, un giorno, futuro re d’Inghilterra, ma i genitori erano entrambi cristiani (Giacomo da poco convertito), e i conti, la nobiltà ed il clero inglese, difficilmente lo avrebbero accettato.
Fu per tutti questi motivi che al parto di Maria Beatrice assistettero circa 70/80 persone. A nulla servì spettacolarizzare il momento però. Infatti, nonostante tutti i testimoni ed il parere dell’ostetrico, iniziò a circolare l’accusa che il bambino partorito fosse morto. Non solo, le malelingue insistevano sul fatto che il corpo del piccolo deceduto fosse stato sostituito con un altro pargolo, questa volta in vita. Ciò sarebbe avvenuto in un momento di generale disattenzione… Un po’ forzata come teoria.
Per quanto assurda e contro la testimonianza di 80 testimoni, la voce circolò, prendendo piede fino a diventare la versione “ufficiosa”. Mary e Guglielmo d’Orange, protestanti, furono infine incoronati. A nulla valse partorire in pubblico alla povera Maria di Modena. Forse era meglio farsi suora.