A Mont’e Prama, in provincia di Oristano, in questi giorni è avvenuta una straordinaria scoperta. Alcuni frammento di strutture di nuraghi a nove torri emozionano gli archeologi, a lavoro nell’area da diverso tempo, nonostante lo stop ai lavori dell’anno scorso.
La scoperta riguarda, nel particolare, tre modelli nuraghe, di cui uno di incredibile importanza e rarità. Quest’ultimo presente, a differenza di moltissimi altri, la forma a “terrazzo quadrato”. Dopo la scoperta delle “Statue dei Giganti” del 1974, il sito di Mont’e Prama torna dunque a brillare e a fare parlare di sé.
Sulla vicenda è intervenuto anche Luigi La Rocca, direttore generale Archeologia, belle arti e paesaggi del Ministero della cultura. Egli sottolinea il grande aiuto nello studio delle strutture nuragiche che questi reperti consentono. In particolare si riferisce alle parti più alte, che di solito non si conservavano, mentre in questo caso è avvenuto.
L’area di Cabras era inoltre importante per altri rinvenimenti. Nell’area ovest del sito archeologico, dove si erano concentrate in un primo momento le ricerche, emersero importanti reperti risalenti all’800 a.C. Si trattava dei resti delle statue di due pugili con annesse armature e frammenti sparsi. Analizziamo un po’ più da vicino quest’altra grande scoperta archeologica.
Nello specifico si trovò: il dorso dei lottatori, lo scudo flessibile che doveva aderire al braccio per consentire una migliore protezione e frammenti sparsi dei loro corpi come testa e gambe. Anche questa scoperta fu dunque molto importante e porta gli archeologi a sperare in nuovi ritrovamenti nell’area adiacente, che sembra a dir poco promettente.
Antiche fattorie fortificate megalitiche e statue dell’età del ferro rendono Cabras un tesoro archeologico e fanno sperare in nuovi e altrettanto importanti rinvenimenti. La Sardegna continua ad aggiungere bellezze al suo repertorio e noi non possiamo che essere grati alla sua grande storia.