Fra i grandi inventori passati alla storia non si può non ricordare lo studioso serbo Nikola Tesla. Dotato di un incredibile genio in grado di calcolare a mente gli integrali (giusto per consolare i nostri lettori di quinto anno superiore) e in perenne ricerca di invenzioni innovative.
Insomma, i presupposti per entrare nella storia ci sono tutti, ma la sua vicenda è alquanto tribolata e spesso lo vincola al secondo piano del novero dei grandi innovatori.
Nato il 10 luglio del 1856 a Smilijan, in Croazia, da famiglia serba, detiene un numero impressionante di brevetti registrati a suo nome: ben 300!
Di sicuro la più conosciuta fra le sue invenzioni è la bobina che da lui prende il nome, importantissima per la trasmissione radio.
A soli 24 anni, nel 1880, si trovò a dover combattere una guerra simbolica, contro un altro grande latore di innovazioni della storia contemporanea, Thomas Edison.
Da un lato della barricata c’era dunque Tesla con la sua corrente alternata trifase, dall’altro lo studioso americano con la corrente continua.
Nonostante la causa difesa da Tesla sembrava poter portare maggiori vantaggi rispetto a quella di Edison, fu quest’ultimo a trionfare nello scontro e ad essere ricordato ancora oggi come l’inventore della lampadina elettrica ad incandescenza. Inoltre a suo nome sono ricordati anche: il telegrafo, la sedia elettrica e numerose altre invenzioni riguardanti l’elettricità.
La nostra “star di prim’ordine”, come la definì il preside della sua scuola in una lettera al padre, non si arrese. Quando però i due investitori del suo progetto sulla corrente alternata si ritirarono, cadde in povertà. Iniziò a scavare trincee per 2 $ al giorno e a vivere in giro per vari hotel. Trovò altri due investitori e questa volta strappò un contratto a Chicago al suo rivale Edison. Quest’ultimo cavalcava l’onda del successo e non perse granché, se non moralmente, in quell’occasione.
Tesla però non riuscì più a sfondare con i suoi progetti ed è oggi molto meno ricordato del rivale. Si spegnerà nella sua camera d’hotel al New Yorker, all’età di 86 anni.
Era un tipo elettrizzante che che però non si accese mai del tutto. Sarà per la prossima Volt.