Parliamo di una scoperta archeologica senza precedenti, che ci permette di comprendere ancora meglio l’entità della potenza militare di Roma. Gli studiosi hanno portato alla luce un anfiteatro romano di combattimento ricoperta di un color rosso-sangue, luogo in cui le legioni romane si allenavano. Ci troviamo vicino a Tel Megiddo, Israele. Questa notevole scoperta getta luce sulla rigorosa preparazione al combattimento a cui si sottoponevano i soldati. Il sito di questa miracolosa rivelazione, noto come Legio, ospitò una vasta base militare in cui alloggiava la Legio VI Ferrata di Roma durante il II secolo d.C. Una scoperta molto preziosa, in quanto ci permette di andare a scoprire quali fossero le pratiche di allenamento dei soldati.
Lo scavo è stato guidato da Eileen Ernenwein della East Tennessee State University e Matthew J. Adams del The Center for the Mediterranean World. Un lavoro che ha riportato alla luce un particolare Anfiteatro romano. Contrariamente alla comune associazione degli anfiteatri all’intrattenimento, questa struttura in particolare era destinata esclusivamente a scopi di addestramento al combattimento. Le pareti dell’arena, dipinte curiosamente di vernice rosso sangue, ci restituiscono una prospettiva interessante sull’estetica dei luoghi di allenamento militare nella Roma antica.
Infatti, come anticipato, in questo luogo non entrava il pubblico a scopo ludico. Si trattava di un’arena militare, situata in una ripida vasca ovale scavata nella roccia e circondata da muri di pietra suggestivamente dipinti di rosso sangue. Gli archeologi che hanno scavato tra i campi di ceci del kibbutz Megiddo hanno individuato diverse zone di questa struttura monumentale.
Una più piccola, precedente, e una successiva, ampliata. Situato su un lato dell’accampamento, era chiaramente un ludus: un campo di addestramento per soldati e/o gladiatori per fare pratica sull’uso delle armi e le armature. Questo edificio si trovava, forse non a caso, vicino al cimitero del campo.