Il 25 febbraio 1841, a Limoges, nella regione dell’Alta Vienne, nasceva uno dei più grandi poeti impressionisti di tutti i tempi: Pierre-Auguste Renoir. Oltre agli splendidi quadri, dipinti ormai sulla tela indelebile della storia, quello che colpisce del pittore è un suo peculiare viaggio. Renoir fu il primo pittore francese a passare per la Calabria, più precisamente a Capistrano, e qui lasciò le sue tracce.
Stando a quanto testimonia il figlio Jean, nella sua biografia sotto forma di libro, “Renoir, mio padre“, il nostro pittore intraprese un viaggio alla volta della Penisola nel 1881, all’età di 40 anni. Non era inusuale all’epoca viaggiare verso l’Italia. Pittori, artisti e uomini benestanti facevano della nostra nazione una meta molto ambita.
Secondo quanto ci dice il figlio, Renoir decise di visitare la Calabria su consiglio di un prete calabrese conosciuto durante il suo soggiorno a Napoli. Non esitò e raggiunse la punta dello Stivale. Ma la meta era alquanto insolita. Scelse un paesino di montagna molto umile e poco conosciuto.
Arrivò infatti a Capistrano, un paesino montano delle Serre Vibonesi. Qui, i più anziani raccontano che salutava le donne chiamandole “Mademoiselle” e lo stesso artista raccontava al figlio di essersi parzialmente sdebitato della grande ospitalità ricevuta ritraendo le fanciulle con i loro bambini. Pare infatti che Pierre-Auguste fosse rimasto senza parole davanti alla grande ospitalità ricevuta, nonostante la forte miseria dell’epoca.
Ma il dono più grande fatto dall’impressionista fu un altro. Pare infatti che, vedendo gli affreschi della Chiesa Matrice rovinati per l’umidità, decise di rifarli. Il più famoso, e ancora visibile, è quello del Battesimo di Gesù nel Giordano. C’è inoltre un particolare che adduce veridicità alle ipotesi. Pare infatti che il volto dell’angelo nell’affresco corrisponda con quello di Aline Charignot, moglie del nostro protagonista.
Anche la vegetazione del quadro infine, ricorda fortemente lo stile impressionista. Allo stesso modo, Capistrano è l’unico paesino calabrese a ricordare il passaggio di un pittore francese, conservandone gelosamente le memorie. Non ci resta che invitarvi ad un soggiorno calabrese e alla visita di questi splendidi luoghi. La storia, d’altronde, si trova dappertutto.