Siamo nel XIX secolo ed il Siam – odierna Thailandia – è governato da un sovrano eccezionale. La pace, la concordia e l’innovazione dell’umile nazione procedono spedite, ma, come in ogni medaglia che si rispetti, ci sono due volti. Quello più tragico e triste è rappresentato da Sunandha Kumariratana, la giovane moglie del re.
Re Chulalongkorn, meglio noto in occidente come Rama V, ci tiene alla modernizzazione del Paese, ma proprio non riesce a staccarsi dalle usanze più retrograde. Prima fra le quali le diverse moglii che ha. Come se ciò non bastasse, sono tutte sue sorellastre, come da usanza. Chiaramente anche la protagonista della sfortunata vicenda che vi racconteremo non era da meno.
Sunandha, prima fra le mogli di Rama e quella più amata, era già madre a 18 anni di una splendida bambina, principessa del Siam. Purtroppo la sventura le colpirà entrambe proprio mentre cercheranno di raggiungere una residenza estiva dove trascorrere le vacanze. Entrano ora in gioco altre leggi strane e tradizionali della nazione asiatica che avranno un ruolo importante nella vicenda.
La prima norma di legge prevedeva che nessuno potesse viaggiare con i reali. Su una barchetta salirono la giovane regina e la principessina, da sole. Fin qui tutto bene, il viaggio verso la casa estiva procedeva bene. Quando però le acque si agitarono e le due donne vennero sbalzate fuori dalla piccola imbarcazione, la situazione non fu più piacevole.
Entra ora in gioco la seconda legge, questa volta possiamo dirlo, responsabile della morte delle due donne. Tale legge prevedeva infatti che nessuno, a meno che non fosse di sangue blu, potesse toccare la famiglia reale, pena la morte. I membri della scorta e il capo della stessa assistettero dunque al destino inesorabile (almeno così decisero quel giorno) delle due.
Un’altra leggenda si affianca alla norma succitata. Secondo le credenze thailandesi, salvare qualcuno dalle acque contribuiva ad aumentare l’ira delle divinità marine. Queste poi avrebbero preso, in cambio del salvato, la vita del salvatore. Leggende popolari e leggi strane contribuirono alla morte di una bambina principessa e di una giovanissima regina. Il sovrano illuminato punì il capo della scorta per aver osservato le sue stesse leggi, dimostrandosi poi non tanto illuminato.