Erano i primi anni di liceo e la prof. un giorno prese me e la mia classe da parte per fare un bellissimo discorso sull’amicizia, il rispetto reciproco e la sana collaborazione per il raggiungimento di obiettivi eticamente validi. Se non ricordo male quel giorno erano assenti due compagni di classe, credo fossero Danimarca e Canada. Inizia così la fantastica “Guerra del Whisky“.
L’introduzione assumerà senso man mano che andrete avanti con la lettura, capirete come delle volte anche gli stati più grandi, o comunque prestigiosi, del pianeta possono litigare per un pezzettino di terra a dir poco inutile (speriamo di non offendere nessuno). La protagonista, suo malgrado, della nostra storia è un’isola, per la precisione l’Isola di Hans.
Dove si trova l’Isola di Hans? Ce lo siamo chiesti anche noi prima di scrivere questo articolo. Ebbene abbiamo scoperto che essa è situata esattamente a metà strada tra la Groenlandia e l’arcipelago canadese. La nostra storia inizia nel 1933, quando la Danimarca ottiene il riconoscimento internazionale della sua sovranità sulla Groenlandia (e quindi sull’isolotto precedentemente citato). Il Canada inizia a storcere il naso.
La tensione si trascina fino ai primi anni ’70 quando, attraverso la mediazione internazionale, si stabilisce che nessuno dei due paesi poteva esercitare la propria sovranità sull’Isola di Hans. Il bello deve ancora venire. Una compagnia petrolifera canadese inizia a fare delle ricerche al largo dell’isola, scatenando l’indignazione danese.
Si cerca di giungere ad un accordo durante gli anni ’80 ma per evitare ulteriori controversie, si mantiene lo status quo. Al ministro per la Groenlandia Tom Høyem non va mica tanto bene. Egli decide perciò decide di recarsi sull’isola, piantare una bandiera rossa con la croce bianca e lasciare come monito una bottiglia di whisky danese.
I canadesi lo vengono a scoprire e contrattaccano, recandosi a loro volta sull’isola, piantando la bandiera con la foglia d’acero e lasciando una bottiglia di whisky, chiaramente canadese. La stampa non ci mise molto a chiamarla “Guerra del Whisky”. La cosa divertente è che il rito è andato avanti fino al 2018, quando è nata una commissione per determinare la territorialità dell’isola. Vorremmo fosse tutto finto e invece…