Senz’altro uno dei faraoni più noti e ricordati dell’Antico Egitto. Ramses II regnò quasi per un settantennio, portando a termine numerose opere che resero grande la sua terra. Negli ultimi decenni però tale personaggio storico è salito alla ribalta per un motivo straordinario, unico nel suo genere: il possesso di un passaporto!
Ad oggi Ramses II è l’unico faraone (o più in generale sovrano) a possedere un passaporto concesso da uno Stato moderno. La domanda sorge spontanea: cosa se ne fa di un pezzo di carta simile un re vissuto più di tre millenni fa? Ebbene, tutto parte nel 1885, quando la sovrintendenza archeologica collocò la mummia all’interno del Museo Egizio del Cairo.
Nel giro di un secolo, gli addetti ai lavori si accorsero del rapido deterioramento del corpo mummificato e spinsero per ulteriori controlli, così da certificarne la causa. Controlli che l’Egitto, nel 1974, non poteva garantire per scarsità di mezzi idonei. Così ci si rivolse alla Francia, la quale fu ben lieta di accettare. Ma lo Stato nordafricano avrebbe permesso il momentaneo trasferimento solo ad una condizione, che già avrete intuito: la realizzazione di un passaporto, secondo le norme vigenti nel paese.
Sì, perché allora in Egitto anche i defunti dovevano possedere un documento valido per effettuare un qualsivoglia tipo di viaggio. Procedere secondo questi termini garantiva anche una “protezione legale” alla mummia del faraone, in caso di eventuali problematiche. In ogni caso, Ramses II ricevette il suo passaporto, con tanto di immagine biometrica (nella quale sorride…). Una chicca: sapete che nel documento è indicata anche l’occupazione del defunto sovrano? La dicitura è semplicemente “Re (deceduto)”.
La mummia lasciò l’Egitto nel 1976 e venne accolta con tutti gli onori riservati ad un faraone nell’aeroporto di Parigi-Le Bourget. Gli specialisti condussero gli esami presso il Museo Etnologico di Parigi, scoprendo un bel po’ di fatti curiosi. Prima di tutto, a causare il tanto sospetto deterioramento fu un’infezione fungina, propriamente trattata. Si è poi scoperto come Ramses II fosse altro all’incirca 1.70 m, avesse la pelle chiara e i capelli rossastri.
Sono venute alla luce anche diverse malattie che afflissero il faraone durante il suo lungo regno (1279–1213 o 1212 a.C.) come l’artrite, un ascesso dentale, la spondilite anchilosante che l’avrebbe fatto camminare curvo durante gli ultimi anni di vita. A seguito degli esami, la mummia ritornò nel Cairo, sì, ma con un passaporto in più!