Ci vogliono ben 150.000 stigmi del fiori Crocus sativus per fare un kilo di zafferano. Da 3.500 anni l’uomo lo coltiva, nonostante l’immensa cura richiesta e la difficoltà di gestione dei fragilissimi fiori. Inoltre la preziosità della spezia è data anche dal fatto che cresce per un brevissimo periodo, circa una o due settimane all’anno. Ora capite perché costa così tanto, ma nessuno comunque capisce come sia nata.
La storia della spezia inizia molto presto e ci sono numerosissimi riferimenti in diverse fonti. Già gli antichi Egizi usavano lo zafferano, così come facevano i Persiani. Inoltre, in periodo coloniale soprattutto, alcuni paesi europei estesero le loro mire su nazioni produttrici potenziali o effettive di questa come di molte altre spezie.
La storia antica dei Persiani è correlata allo zafferano come lo è anche la storia recente della regione. Ad oggi infatti ben il 90% della produzione mondiale della spezia è riconducibile alla nazione iraniana. Il restante 10% invece proviene da India, Marocco, Grecia, Spagna e Italia.
Proprio all’Iran guardano gli studiosi quando cercano di individuare la fonte geografica esatta di nascita del Crocus sativus e di conseguenza della spezia in sé. Tuttavia non vi è un consenso totale su tale ipotesi. Altri studi guardano infatti all’area del Mediterraneo orientale, altra piccola produttrice.
Il mistero nasce dalle diverse forme di Crocus sativus esistenti in natura. Il problema principale è però che nessuna di queste ha una corrispondente selvatica che cresce spontaneamente in natura. Ciò mette in tremenda difficoltà gli studiosi, non dando punti di riferimento ai loro studi. Non essendoci piante spontanee non si sa da quale tipo di pianta lo zafferano sia nato.
Nonostante ciò non rinunciate ad un buon risotto allo zafferano. Magari dopo di questo avrete le energie necessarie per trovare la risposta all’enigma sulla nascita della spezia o magari avrete nuove curiosità storiche da alimentare oltre al vostro corpo. Nel secondo caso siamo sempre qui a raccontarvi la storia.