Una delle grandi donne del XVII secolo, Maria Teresa di Spagna era un’infanta, ovvero una principessa, della nazione iberica. Essa discendeva dal ramo spagnolo degli Asburgo e, dato che in Spagna all’epoca non c’era legge salica, poteva ereditare il trono su tutto l’impero posseduto all’epoca.
Figlia di Filippo IV e di Elisabetta di Francia, il 10 settembre del 1638 nacque Maria Teresa. La sua storia prende subito una piega tragica: a soli due anni perse la madre. Ma la sfortuna è cieca e può colpire duro, dunque a distanza di poco tempo perse anche il fratello maggiore Baldassarre Carlo.
Nel 1618, 20 anni prima che la protagonista del racconto di oggi vedesse la luce, era iniziato un sanguinosissimo scontro di religioni, o per lo meno questo era il casus belli originario. Stiamo parlando della Guerra dei Trent’anni. Chiaramente Francia e Spagna non potevano starne fuori e, nel 1635, si unirono al novero dei belligeranti.
Mentre questo sanguinosissimo conflitto cessò nel 1648, dopo 30 anni esatti dal suo inizio appunto, Francia e Spagna continuarono la loro guerra. Nel 1659, dopo quasi un quarto di secolo di scontri, anche le due vicine di casa decisero di fare la pace, che a volte, nella storia, è più complicata della guerra. In questo caso si scelse una strada semplice: un matrimonio per unire le due case.
Maria Teresa, dopo aver rinunciato a qualsiasi diritto di eredità sulla Spagna ed il suo impero (ricordiamo che non esisteva legge salica per il trono spagnolo e poteva ereditarlo tranquillamente) sposò Luigi XIV. Fu una moglie rispettosa e pia, amorevole madre per i suoi figli. Fu anzi il Re Sole a trovare spesso altra compagnia femminile e numerose amanti.
Nonostante ciò circolò una storiella cattiva a corte. Quella di un bambino nero partorito a seguito di un tradimento da Maria Teresa. Secondo gli storici si trattava invece semplicemente di un colore violaceo causato dalla mancanza di ossigeno durante il parto. Infatti il bambino morì poco dopo. Nel 1683 Morì anche Maria Teresa e Luigi XIV disse la celebre frase: “questa è la prima volta che mi da fastidio”.