Qualunque italiano sa che la pasta richiede una lunga lavorazione e che di sicuro non cresce sugli alberi. Lo stesso non si può dire degli inglesi degli anni ’50, dato che credettero senza troppi indugi allo spot pubblicitario ideato da De Jaeger, un cameraman della trasmissione Panorama.
Ma partiamo dall’inizio. Come venne la brillante idea al cameraman? Egli ricorda che il suo maestro di scuola, per descrivere la stupidità dei ragazzini con un paragone ironico, diceva che avrebbero creduto anche alla storia degli spaghetti cresciuti sugli alberi. Gli venne in mente proprio poco prima del 1° aprile.
Ottenne così un misero finanziamento di 100 sterline ed il permesso di recarsi a Castagnola, vicino Lugano. Arrivato nel Canton Ticino, con l’aiuto di alcuni agricoltori dell’area, girò il celebre spot, portandoli poi a mangiare gli spaghetti che si erano guadagnati.
Una volta tornato in patria, De Jaeger chiese anche al celebre conduttore Richard Dimbleby di doppiare il girato per renderlo più credibile. Alla fine, nonostante i pochi finanziamenti e le beffe ricevute, il filmato era pronto. Andò in onda lo stesso 1° aprile del 1957. E le reazioni furono fra le più sorprendenti mai registrate.
Ora però, prima di continuare, va fatta una premessa. All’epoca la pasta era un cibo esotico, non era così frequente come lo è oggi, quindi era naturale un po’ di stupore. Nonostante sembri assurdo, in centinaia e forse migliaia chiamarono la redazione della BBC per chiedere come si coltivassero gli spaghetti. La risposta era metterli in un barattolo di passata di pomodoro e sperare che crescessero. Ah, lo humor inglese!
Siamo forse davanti ad uno dei più grandi e dei meglio riusciti pesci d’aprile della storia. Un prodotto tipico italiano e l’umorismo tradizionale inglese, messi assieme, hanno generato uno scherzo degno di nota. Chissà cosa pensarono gli inglesi quando scoprirono che si trattava di una burla ben riuscita…