Alice nacque tra il 1263 ed il 1280 a Kilkenny, da presunti mercanti fiamminghi impiantatisi nell’area nel lontano XIII secolo. Tuttavia fin qui non si intravede nulla di speciale e degno di nota. Ma invece Alice Kyteler qualcosa di particolare legato al suo nome lo ha: fu la prima donna condannata per stregoneria in Irlanda.
Percorriamo insieme la peculiare e a tratti grottesca storia della prima strega irlandese, partendo dai suoi mariti. Usiamo il plurale perché ne ebbe ben 4. Ciò che li accomunava, oltre alla futura vedova, era la straordinaria ricchezza. Gli averi di tutti e quattro passarono in mano alla fortunata Kyteler, che in cambio attirò su di sé preoccupazioni e curiosità.
Ma comunque “la strega” non aveva intenzione di fare la mantenuta. Dopo la nascita del figlio decise di ampliare la sua casa e costruire una taverna. Nasceva cosi Kyteler’s Inn, ancora oggi in piedi. Ben presto divenne un luogo affollato e non per persone comuni, vi si recavano i più famosi e importanti uomini d’Irlanda.
L’attrazione principale non erano la birra o il whiskey, quelli si trovavano in tutto il resto della nazione e di ottima qualità. Era Alice al centro dell’attenzione: seduttrice a ammaliatrice come poche donne, conquistava il cuore e i soldi degli uomini (dato che si faceva fare ricchi doni) in poco tempo. Secondo le fonti dell’epoca, Alice era una donna dalla bellezza travolgente.
Dunque la bontà del suo aspetto e il nefasto destino dei suoi mariti attiravano troppo l’attenzione. Erano entrambi elementi riconducibili alla stregoneria. Il vescovo iniziò ad indagare, ma proprio per la protezione di cui godeva presso uomini illustri la strega di Kilkenny, a venire arrestato fu proprio l’uomo di chiesa. Dopo poco riebbe la libertà ma Alice andò prima in Inghilterra e poi sparì nel nulla.
A farne le spese fu la sua serva. Accusata di connivenza venne fustigata e poi arsa sul rogo. Ma la vera protagonista della vicenda la fece franca, finendo chissà dove. In ogni caso la storia della stregoneria è ricca di storie del genere, ma questa forse è la più stravagante.