Durante degli scavi di alcuni ricercatori polacchi in una torbiera, sono emersi una serie di oggetti ornamentali, ma anche ossa sparse e materiale organico, risalenti all’Età del Bronzo. Ci troviamo in Polonia, e quello di cui stiamo parlando è un vero e proprio tesoro funerario, una scoperta di grande importanza per la conoscenza della cultura lusaziana.
La cultura lusaziana risale a diversi millenni fa. Si espanse velocemente in Europa dell’est tra la fine dell’Età del Bronzo e l’inizio di quella del Ferro, occupando, in termini odierni, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Germania orientale e l’Ucraina occidentale. La gente lusaziana abitava tali zone lacustri o fortemente acquose grazie a sistemi di palafitte e non ne subiva le difficoltà.
I ricercatori sono rimasti affascinati dal ritrovamento in particolare di tre dispositivi in bronzo, risalenti a 2500 anni fa. Oltre a questi nel rinvenimento si aggiungano alcuni braccialetti, delle collane, schinieri e addirittura finimenti per cavalli e spillette decorate con teste a spirale. Tutti, probabilmente, ornamenti funebri.
Secondo i ricercatori però non si trattava di una scoperta esclusivamente lusaziana. Alcuni dei materiali ritrovati erano infatti da ricollegare alla vicina cultura scita in Ucraina. Ma la vera domanda era perché si ritrovò una serie così grande di oggetti funebri. E la risposta è da ricercarsi nella pratica dei sacrifici umani.
I nomadi che arrivavano dalla Steppa del Ponto erano sempre più numerosi. Gli abitanti dell’area, con funzione propiziatoria e nella speranza di allontanarli, pare accrebbero i loro sacrifici. Sarebbe la spiegazione più plausibile per le diversa ossa ritrovate e tutti i ricchi ornamenti.
In ogni caso il luogo dello scavo è mantenuto segreto, come al solito per motivi di sicurezza. Sperando che il tesoro divenga presto accessibile a tutti, non ci resta che aspettare tale momento e continuare a raccontarvi la storia.