Ferdinando nacque il 29 settembre 1402 a Santarém, in Portogallo. Era il sesto e più giovane figlio del re Joao I e di Filippa di Lancaster, figlia di Giovanni di Gaunt. Il cronista Fonseca Benevides afferma che, poco dopo essere rimasta incinta di Ferdinando, Filippa si ammalò gravemente. Lottò, dando alla luce un maschio. Forse per questo motivo il giovane principe era malaticcio e debole da bambino. Tutti i figli di Joao e Filippa si dedicarono all’esercizio fisico e alla cultura. Venivano insegnate loro diverse lingue, la matematica e le altre scienze. I ragazzi venivano istruiti sulle tattiche militari-belliche e sugli affari di Stato. Partecipavano, inoltre, ai consigli di governo.
Ferdinando aveva un ottimo rapporto con sua sorella Isabel, che si prendeva cura di lui quando era piccolo, insieme al suo fratellino Giovanni. All’età di quattordici anni, Ferdinando si dedicò con grande serietà alle questioni religiose. La fama della sua carità cominciò a diffondersi all’estero. Nel 1429 ricevette la nomina di signore di Salvaterra de Magos e Atougouia. Nel 1433, dopo la morte del padre e dell’amministratore Joao Rodrigues de Sequeira, Ferdinando divenne padrone e amministratore della Casa di Aviz. Papa Eugenio IV gli offrì la porpora cardinalizia, ma egli rifiutò. Non aveva intenzione di condurre una vita clericale. Insoddisfatto di quelli che considerava i suoi magri possedimenti, chiese al fratello re Edoardo il permesso di andare all’estero per cercare fortuna.
In quel periodo, la penisola Iberica era ancora minacciata dalla presenza dei Mori. Infatti anche Ferdinando cadde vittima di questa disputa e restò prigioniero degli arabi. si fecero vari tentativi per liberarlo, tutti senza successo. Più si cercava di salvarlo, più la sua punizione si aggravava. Molti lo esortarono a fuggire, ma lui si rifiutò di lasciare i suoi compagni. Durante gli ultimi 15 mesi di prigione, rimase da solo in una prigione buia, con un blocco di legno come cuscino e solo il pavimento di pietra come letto. Non è mai stato in buona salute e in queste condizioni si deteriorò rapidamente. Nel maggio del 1443, colpito da una malattia mortale, morì il 5 giugno di quell’anno.