“Dall’Alpi a Sicilia, dovunque è Legnano“: così recita l’inizio della quarta strofa dell’Inno nazionale italiano. In quel verso Goffredo Mameli intendeva celebrare lo scontro armato che il 29 maggio 1176 contrappose nella cittadina lombarda di Legnano l’esercito della Lega Lombarda e quello dell’Imperatore Federico Barbarossa. Ma dove risiede l’importanza di questa battaglia? Per comprenderlo bisogna fare un passo indietro di qualche anno.
Nel XII secolo, la penisola italiana era frazionata in una serie di Stati. L’intero mezzogiorno era soggetto al potente e compatto Regno normanno di Sicilia. Al centro vi era il cosiddetto “Patrimonium Sancti Petri“, ossia le terre soggette al Papa. Dalla Toscana in su era invece parte del Sacro Romano Impero. Il controllo dell’Imperatore sul nord Italia era però puramente formale, per via della presenza dei “Comuni“. Nel corso del tempo, infatti, alcune città del nord Italia si erano rese autonome dall’autorità imperiale, dandosi governi propri e arrogandosi una serie di diritti, quali ad esempio quelli di battere moneta e di imporre tasse.
Nel 1152 venne eletto sacro romano imperatore Federico I di Hohenstaufen, conosciuto con il soprannome di “Barbarossa“. Costui si pose come obbiettivo primario il ristabilimento dell’autorità imperiale sui Comuni. A tale scopo compì una serie di spedizioni armate nel nord Italia e impose propri governatori (i podestà) alle città resesi autonome. Queste, ovviamente, insorsero cacciando i podestà imperiali. Allora Federico decise di punire questo affronto ordinando di radere al suolo Milano, capofila delle città ribelli.
I Comuni italiani, consci di poter affrontare da soli l’Imperatore, decisero di coalizzarsi. Nel 1167, presso l’abbazia di Pontida (BG) le città di Milano (nel frattempo ricostruita), Lodi, Ferrara, Piacenza e Parma costituirono la “Societas Lombardiae“, meglio nota come “Lega Lombarda“, promettendosi aiuto militare reciproco. A queste si unirono successivamente le città della “Lega Veneta“, raggiugendo la cifra di 30 comuni. Il Barbarossa, ovviamente, organizzò una nuova spedizione in Italia per combattere le forze delle Leghe. I due eserciti si incontrarono presso Legnano. Inaspettatamente, le forze lombarde ottennero una decisiva vittoria su quelle imperiali. L’Imperatore Federico fu quindi costretto a scendere a patti con i Comuni, riconoscendo nella Pace di Costanza (1183) le autonomie cittadine.