Tra il 1791 ed il 1804 venne combattuta ad Haiti quella passata alla storia come la più grande e riuscita rivolta di schiavi contro i padroni bianchi. Dopo la rivolta nacque in quei territori la prima nazione nera indipendente delle Indie occidentali. Ma iniziamo dal principio, ovvero da quando i bianchi arrivarono sulle coste haitiane.
A seguito della scoperta di Cristoforo Colombo e dei primi viaggi verso tali territori, nel 1503 i primi schiavi africani arrivarono sull’isola. Il primo periodo dopo la scoperta vide un saldo dominio spagnolo, fino al 1659. In quest’anno i francesi occuparono la parte nord-ovest dell’isola di Hispaniola, oggi condivisa con la Repubblica Dominicana.
Come era classico in epoca coloniale, anche Haiti vide installate nel suo territorio immense piantagioni coltivate da schiavi. Al momento della rivolta, secondo le stime, vi era almeno mezzo milione di schiavi sull’isola. Nel 1685 inoltre, il famoso editto del Code Noir, emesso dal sovrano Luigi XIV, privò dei principali diritti umani tutti gli schiavi.
Al contempo però si sviluppò il concetto di Affranchissement, ovvero un severo e lungo processo che consentiva agli schiavi di affrancarsi. Molti affrancati arrivavano a loro volta a possedere schiavi e ad arricchirsi così come i coloni.
Le cose cominciarono a cambiare nel 1789, con la Rivoluzione Francese. Con la successiva Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, si concedevano pari diritti a tutti gli uomini, non si faceva menzione di un’esclusione degli schiavi. E qui entrano in gioco i legionari polacchi. Questi, al servizio di Napoleone, combatterono e morirono per la causa francese in gran numero, anche a seguito di un’epidemia disastrosa di febbre.
Molti di essi però decisero liberamente di passare dal lato degli schiavi e combattere contro gli schiavisti. Ebbero dunque un ruolo chiave nel corso dei 14 anni di combattimenti che portarono all’indipendenza dell’isola, prima nazione delle Indie occidentali ad ottenerla. Una combinazione davvero strana ma che portò ad una bella pagina di emancipazione umana.