Non siamo in possesso di molte informazioni su Jeanne Hébuterne, conosciuta principalmente per il suo rapporto con l’artista italiano Amedeo Modigliani. Ma spesso si ignora il fatto che questa sia stata una delle relazioni più intense nel mondo dell’arte. La donna era nota per la sua bellezza e i suoi lunghi capelli scuri. entrò nel mondo delle comunità artistiche di Montparnasse grazie al fratello, André Hébuterne, che voleva diventare pittore. Sebbene fosse già nota negli ambienti artistici parigini, Hébuterne aveva un talento per il disegno e voleva diventare un’artista come i suoi coetanei uomini. Per questo scelse di studiare all’Académie Colarossi.
È lì che, nella primavera del 1917, la giovane Jeanne Hébuterne incontra Amedeo Modigliani. L’artista italiano era un bell’uomo che non passava certo inosservato. I due, in poco tempo, iniziarono una relazione e si innamorarono profondamente. Ben presto lei andò a vivere con lui, nonostante le forti obiezioni dei suoi genitori.
La vita con Modigliani fu molto dura per lei. L’artista aveva gravi problemi di abuso di sostanze, tra cui alcol e droghe. L’assunzione crescente di stupefacenti ed alcol potrebbe essere stato il mezzo attraverso cui Modigliani ha nascosto la sua tubercolosi in progressione agli amici. Solo pochi dei quali erano a conoscenza della sua condizione. La tubercolosi, la principale causa di morte in Francia nel ‘900, era una malattia terribile e senza cura. Inoltre, chi ne soffriva era temuto, ostracizzato e compatito dalla comunità.
Il 24 gennaio 1920 Amedeo Modigliani muore di tubercolosi. La famiglia di Jeanne Hébuterne la riporta così a vivere nella casa d’origine. Purtroppo, il giorno successivo alla morte di Modigliani, Hébuterne si gettò dalla finestra del suo appartamento al quinto piano, morendo suicida. La famiglia diede la colpa a Modigliani e inizialmente la seppellì nel Cimetière de Bagneux. Quasi 10 anni dopo i familiari, però, permisero il trasferimento dei suoi resti nel cimitero di Père Lachaise per riposare accanto al marito, Modigliani. Il suo epitaffio recita: “Compagna devota fino all’estremo sacrificio“.