La storia, per via delle sue innumerevoli sfumature, è in grado di stupire chiunque voglia approfondirne gli aspetti più variegati. Succede quindi che qualcuno, appassionato magari di storia russa, vada a leggersi le biografie degli zar più noti. Alla voce Ivan IV, conosciuto come il terribile, vedrà collegati diversi matrimoni con diversi figli. L’eventuale appassionato a questo punto noterà un’anomalia: possibile che uno dei principi, ovvero il giovane Dmitrij Ivanovič, sia morto per ben 4 volte? E in occasioni diverse?
No, non avete letto male, è inutile che vi stropicciate gli occhi; agli annali, Dmitrij Ivanovič, lo zarevic (figlio dello zar), risulta deceduto in 4 occasioni diverse. Ora che abbiamo attirato la vostra attenzione, vi sveliamo parte dell’arcano: in realtà solo il primo principe dei quattro corrisponde all’identità del giovane reale. Gli altri sarebbero falsi. Ma che bisogno c’era di creare altre identità non corrispondenti al vero? Ebbene, per rispondere alla domanda più che lecita, dobbiamo raccontarvi una storia fatta di intrighi di corte, sete di potere e azioni poco virtuose.
Alla morte del già citato Ivan IV nel 1584, gli succede il figlio più anziano rimasto in vita, il malaticcio Fedor. In realtà le redini del regno erano in mano al potente boiardo Boris Godunov. Egli fu consapevole fin da subito che per mantenere il potere avrebbe dovuto sbarazzarsi degli altri pretendenti al trono. Ma se il tempo e la malattia giocavano contro Fedor, con il giovane Dmitrij (tra l’altro figlio del sesto matrimonio contratto dal Terribile, quindi in linea teorica, non papabile per lo scettro di Russia) le cose sarebbero state diverse. Non passò molto prima che il nobile esiliasse lo zarevic sulle sponde del Volga, nella città di Uglič.
Adesso le cose si fanno tanto macabre quanto interessanti. Nel 1591, il piccolo principe muore a causa di una ferita da taglio. Segue una sollevazione popolare a Uglič, immediatamente repressa nel sangue. Il decesso del giovane Dmitrij è fin da subito avvolto nel mistero. Sono stati i sicari mandati da Godunov? Il principe si sarebbe autoinflitto la ferita mortale durante una crisi epilettica? La storia non diede (e non da ancora oggi) delle soluzioni a questo mistero, che divenne ben presto terreno fertile per speculazioni di ogni genere.
Fu facile per le fazioni contrarie al potere moscovita (polacchi e lituani) rivendicare la figura del giovane principe per promuovere i propri interessi. Quindi a cavallo tra XVI e XVII secolo spuntarono fuori non uno, non due, bensì altri tre Dmitrij Ivanovič. Il trio di falsi fece una brutta fine, perché tutti e tre, rispettivamente nel 1606, 1610 e 1612 trovarono la morte per assassinio, tra l’altro dopo aver governato per un breve periodo di tempo.
Con l’assassinio del Falso Dmitrij III, termina la cosiddetta epopea delle “Dimitriadi” e inizia il dominio della casata Romanov con Michele III. Se ancora siete tra i pochi che hanno capito cosa sia successo, avrete modo di raccontare a qualcuno una storia avvincente. La storia di quella volta che la Russia zarista vide lo stesso presunto principe morire per ben 4 volte.