Pompei, uno dei siti archeologici più importanti del Mondo, ha ancora una volta sorpreso tutti. Storici, archeologi, curiosi, appassionati, impossibile non restare affascinati dalla grandissima quantità di fonti che questo straordinario luogo offre. Periodicamente gli studiosi riescono a scoprire di davvero straordinario. In questo caso ci troviamo davanti a dei nuovi affreschi. Sappiamo bene che per il mondo antico abbiamo pochissimi reperti di questo tipo, gli affreschi giunti fino a noi sono davvero pochissimi. Ma fortunatamente è giunta fino a noi una fonte inesauribile di capolavori. Infatti, risulta quasi impossibile scovare tutti i segreti che tiene ancora nascosti, questo fatto rende la città uno dei siti più preziosi che l’umanità possiede ad oggi.
Nel febbraio del 2023 ha avuto inizio una nuova campagna di scavi in un’area che era ancora parzialmente inesplorata. Proprio qui la grande sorpresa per gli archeologi. Proprio in quella zona hanno individuato una lavanderia e un panificio. Si trattava infatti di un’abitazione molto grande in cui si trovavano inglobate queste due strutture.
Nell’atrio gli archeologi hanno identificato due stanze perfettamente affrescate. Sulle pareti, risaltano immagini che raffigurano il mito di Poseidone e di Amimone, ma anche quello di Apollo e Dafne. Inoltre gli esperti hanno rinvenuto anche una parte del mobilio che è rimasta carbonizzata. Stiamo parlando certamente di un tesoro preziosissimo dal punto di vista archeologico, ma c’è di più: dalle rovine dell’abitazione sono riemersi anche i resti di tre vittime. Abbiamo, infatti, due scheletri appartenenti probabilmente a donne adulte, oltre a quello di un bambino di circa 3-4 anni.
I corpi si trovavano sepolti sotto uno strato di terra non molto spesso, questo perché già si erano compiuti degli scavi in quella zona, ma non si era andati abbastanza in profondità per trovare queste testimonianze. Stando alle prime analisi, le donne e il bambino non sarebbero morti a causa dell’eruzione di Pompei, bensì per il crollo di un solaio dell’abitazione in cui avevano cercato riparo durante una forte scossa di terremoto.