Quella che doveva essere una semplice uscita con il metal detector si è trasformata in una straordinaria scoperta archeologica. Ci troviamo in Romania, precisamente nel distretto di Gorj, a sud-ovest del paese. Un ricercatore dilettante ha rinvenuto una maschera militare in ferro, di origine romana, risalente all’incirca al II o III secolo d.C.
L’uomo non ha perso tempo ed ha immediatamente segnalato la presenza dell’oggetto alle autorità competenti. Oggi la maschera è esposta nel museo distrettuale di Gorj; l’archeologo rumeno Gheorghe Calotoiu ha dichiarato come la maschera militare potesse appartenere ad un soldato di stanza nella zona, probabilmente sul monte di Bumbești-Jiu. Nella zona indicata vi era un fortino di difesa in grado di tenere sotto controllo i movimenti locali.
La scoperta, per quanto sorprendente, si inserisce in un ampia gamma di ritrovamenti nella zona del fortino: monete, elmi, armi, ceramiche nonché inscrizioni di un certo livello – una dedicata all’imperatore Caligola. Il fortino di Bumbești-Jiu sarebbe servito durante le due campagne daciche (102-103 e 105-106) condotte dall’Imperatore Traiano, salvo poi cadere in disuso una volta raggiunti gli obiettivi prefissati.
Ora la domanda che tutti si pongono: a cosa serviva una maschera militare e, soprattutto, siamo sicuri fosse a scopo militare? Rispondiamo prima a quest’ultima per poi affrontare la prima questione. In linea di massima, i ritrovamenti registrati fino ad oggi, indicano come le maschere romane avessero principalmente due scopi: quello protettivo-militare (utilizzate da chi portava i vessilli in battaglia) e quello da parata.
Tali maschere avevano una funzione prettamente “psicologica” perché in grado di incutere timore negli animi avversari. Spesso fungevano da elemento protettivo per tutti quei soldati che materialmente non erano in grado di portare uno scudo, vedasi i signiferi (portatori di insegne). Fino a qualche tempo fa, la convinzione era che queste maschere di ferro – talvolta bronzo – fossero solo per l’estetica di una parata.
Una scoperta simile nella foresta di Teutoburgo lascia pensare che la teoria militare sia molto più di una supposizione. Ultimi test hanno infatti dimostrato come la maschera spesso fosse collegata direttamente all’elmo. Bene, per tutti coloro che gridano alla scomodità di un elemento simile, sappiate che gli stessi studi certificano l’assoluta funzionalità delle maschere in ferro.