Nella penisola di Ungava, nel Québec (Canada), sulla riva settentrionale del fiume Arnaud, svetta una costruzione in pietra alta circa 3 metri e mezzo. Scoperto nel 1964, il misterioso “martello di Thor” è ancora oggi un monumento dall’origine incerta. Molto si è detto e molto si è scritto, ma l’alone di incertezza su tutto ciò che riguarda i suoi primordi persiste.
A scoprire la struttura fu l’archeologo Thomas E. Lee durante una spedizione antropologica in territorio Inuit. Rimasto affascinato dal monumento, lo studioso chiese informazioni alla popolazione inuit locale. Questi affermarono di essere a conoscenza della posizione dell’antica “pietra” ma di non avere abbastanza informazioni sulla sua origine. Fu in questo momento che la leggenda prese il sopravvento sulla ricostruzione storica.
Lee imputò la costruzione del già “martello di Thor” ai vichinghi. L’archeologo in realtà giunse a questa conclusione forte di una conoscenza abbastanza radicata della realtà norrena nella zona. Già allora si sapeva come i nordici fossero giunti nel settentrione americano prima degli europei, ma di elementi così espliciti a confermare la presenza norrena non ve ne erano. In tal senso il martello era un’eccezione di incredibile valore.
Quello che sembra essere il mitico Mjöllnir è una composizione di tre rocce impilate: la più grande misura circa 2 metri ed è posta in verticale; sul pilone troviamo una pietra orizzontale largo quasi un metro e mezzo; sulla sommità vi è una roccia più piccola a forma di cubo. Il monumento pesa all’incirca 1800 kg. Ad avvalorare la tesi vichinga, propugnata da Lee, è il fatto che gli Inuit locali non fossero tradizionalmente abituati a lavorare grandi massicci in pietra come quello di Ungava.
Oltre a ciò, vi è anche la prova temporale: il martello di Thor dovrebbe avere sui 1000 anni di età; al tempo della sua costruzione la cultura norrena aveva già prodotto esempi monumentali simili nel resto dell’Europa settentrionale e sulle isole. Ad onor del vero, gli ultimi studi indicano un’altra realtà dei fatti. Il martello potrebbe essere una pietra miliare di fattura Inuit.
Quale che sia la verità, bisogna riconoscere come il mistero attorno a questa composizione di rocce continui ad affascinare studiosi e appassionati di tutto il mondo. Arriverà il giorno in cui la cultura norrena non colpirà più nel segno, ma quel giorno ci sembra lontano, anzi, lontanissimo.