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Foto del giorno: acrobazie sotto l'Arco di Trionfo

Foto del giorno: acrobazie sotto l’Arco di Trionfo

Fotografia di Jacques Mortane, Arco di Trionfo, Parigi, Francia, 7 agosto 1919. L’esperto aviatore Charles Godefroy effettua un volo acrobatico sotto l’Arco di Trionfo, ammaliando tutti i cittadini che quel giorno si trovarono in prossimità degli Champs-Élysées. L’atto fu al contempo spettacolare, azzardato, ma anche polemico. La causa? Un mancato riconoscimento durante la parata della vittoria, organizzata dal governo francese per celebrare la fine del primo conflitto mondiale.

Foto del giorno: acrobazie sotto l'Arco di Trionfo

L’allora esecutivo francese presieduto da George Clemenceau organizzò una parata celebrativa per il 14 luglio 1919. Il comando militare impose agli aviatori di sfilare a piedi, esattamente come la fanteria. I piloti la presero come una provocazione, considerandosi come dei “cavalieri del cielo” e per questo privilegiati, degni di maggiore considerazione. Alcuni assi dell’aviazione dissentirono e come atto di protesta organizzarono una loro parata celebrativa, chiaramente all’ombra delle autorità competenti.

In una riunione a Le Fouquet’s, un bar sugli Champs-Élysées, il gruppo scelse fra le propria fila un volontario che avrebbe sorvolato l’Arco di Trionfo. A compiere l’atto in risposta all’affronto del comando militare sarebbe stato Jean Navarre, tra i più brillanti assi francesi, con 12 vittorie aeree conseguite. Nonostante le abilità di Navarre e la sua nomea, il pilota morì a seguito di un tragico incidente durante i voli di prova il 10 luglio 1919.

Arco di Trionfo volo 1919

Charles Godefroy (1888-1958), che all’epoca aveva accumulato circa 500 ore di esperienza in aria, si fece avanti per sostituire il defunto collega. Con l’aiuto del giornalista, fotografo ed esperto di aviazione Jacques Mortane, Godefroy studiò il piano di volo. Ispezionò più volte l’Arco di Trionfo, così da esaminare nel dettaglio (per quanto possibile) la rotta area e le correnti d’aria. Si esercitò per meno di un mese su un ponte situato sul Rodano, a Miramas. Per il 7 agosto poteva dirsi pronto.

Il pilota spiccò il volo dall’aeroporto di Villacoublay a bordo di un sesquiplano Nieuport 27, lo stesso caccia che lo aveva accompagnato dal 1917 fino al termine della guerra. Raggiunto l’obiettivo, lo aggirò per ben due volte prima di iniziare la manovra acrobatica. Acquistò velocità e abbassò il velivolo fino all’altezza del varco. Non proprio un gioco da ragazzi: l’ampiezza dell’arco è di 14,50 metri; l’apertura alare del Nieuport era di 8,21 metri. Un singolo errore di calcolo avrebbe generato una seconda tragedia dopo quella di Navarre.

Arco di Trionfo Charles Godefroy

Fortunatamente per Godefroy e per i passanti sotto il monumento, il volo acrobatico riuscì senza problemi. Dopo aver sorvolato Place de la Concorde, il pilota tornò nell’aeroporto da cui era partito mezz’ora prima. Mortane fece sì che l’episodio venisse filmato, fotografato e diffuso grazie all’ausilio della stampa parigina. Il Comando di Polizia provò a censurare inizialmente la notizia del volo, vanamente tuttavia. Alla fine Godefroy se la cavò con un ammonimento e nulla più. Quello di Godefroy fu il primo volo acrobatico sotto l’Arco di Trionfo dei tre compiuti in tutta la storia. Gli ultimi due risalgono al 1981 e al 1991.